Fa il cuoco, Jonatha Melis. 46 anni. Meglio, faceva il cuoco, prima dell’uragano Covid che si è abbattuto, purtroppo, anche su di lui, lasciandolo a terra e senza più un lavoro stabile. E l’ulteriore mazzata, l’uomo, l’ha ricevuta qualche giorno fa: “Sono in ritardo di sei mesi con l’affitto, si tratta di 820 euro al mese per un’abitazione, in pieno centro a Cagliari, nella quale vive anche mia moglie, tre figli e due nuore”. In sette sotto un tetto, insomma, ma ancora per poco: “Sono sotto sfratto da parte del padrone di casa, è ufficiale, dovrò lasciare la casa entro luglio”. E, al momento, Melis non sa dove andare: “A breve dovrò iniziare un nuovo lavoro, sempre nella ristorazione. Lo stipendio, però, non mi arriverà subito”. E, senza soldi, poter spuntare un altro affitto, anche in un altro rione cagliaritano, è praticamente impossibile: “Al momento non posso pagare nessuna cifra, e uno dei miei figli è ancora minorenne. Purtroppo, il Covid ha portato molti tagli anche nel mio settore, all’improvviso mi sono ritrovato senza la certezza di una paga fissa”.
E, con la crisi ancora nerissima che c’è ovunque, anche a Cagliari, il miracolo di una nuova occupazione riesce a strappare, a Melis, un mezzo sorriso: “Lavorerò in un locale di piazza Yenne, inizierò domani. La prima paga, però, non arriverà subito. Ecco perchè chiedo, a chi ne ha la possibilità, di fare una colletta per aiutarmi: qualunque cifra va bene, devo pensare a garantire un tetto per me e i miei cari. Il mio codice Iban è: IT18D0306967684510378006534”.









