“Il Natale? No, qui non ci sarà”. È amareggiato ed è, purtroppo, in buona compagnia, Sergio Sorrentino, titolare di un negozio di chiavi e casseforti in viale Trieste a Cagliari. È lui l’autore del presepe della disperazione. Il bambinello, Giuseppe, Maria, bue asinello e Re Magi? Non pervenuti: ci sono però gli operai, al posto della neve tanta polvere, nessuna mangiatoia ma tu ammassati, tombini in bella mostra, ruspe, betoniere e mastelli impolverati. E un cartello, posizionato sia affianco al curioso presepe sia sulla sua vetrina. Il testo? Eccolo: “Un grazie di cuore per questo regalo di Natale 2023, e per la prospettiva dell’anno che verrà, per i regali che il sindaco e la sua Giunta ci hanno fatto. Chiusura di via Roma lato portici, perdita del 50% del lavoro. Chiusura di viale Trieste dall’1 aprile 2023, perdita dell’80% di lavoro. Aiuti e agevolazioni da parte del Comune: inesistenti. Se non fossimo soddisfatti di questi regali, abbiamo inoltre avuto: mancanza quasi totale dell’illuminazione, disagi per chi si reca al poliambulatorio, disagi per i lavori, disagi per la pulizia del viale Trieste (anzi inesistenti), disagi per il ritiro dei rifiuti, disagi per ricevere merce o consegnarla, disagi per qualche cliente affezionato. Grazie e buon Natale 2023”. Un lungo elenco di criticità e critiche, sposate e condivise anche dagli altri negozianti.
Più altri disagi: anziani e disabili hanno difficoltà a passare, le eventuali carrozzine transitano su passerelle decisamente strette, al pari della nuova strada, ristretta, con meno spazio per le auto e marciapiedi infinitamente più larghi sin dall’angolo con via Maddalena. Il cantiere va avanti, una data di fine non c’è ancora. E da otto mesi negozianti e residenti di una vasta fetta del viale sono imbrigliati, rinchiusi tra reti metalliche, polvere e operai in azione: una fedele rappresentazione del presepe, malinconico e senza nemmeno l’ombra di un addobbo natalizio, realizzato dal commerciante.











