Cagliari, il nuovo mercato di San Benedetto solleva dubbi e proteste: le reazioni dei lettori
Presentato ieri, dal sindaco Massimo Zedda il progetto del nuovo mercato di San Benedetto. Due piani per carne e pesce, al terzo piano un fotovoltaico messo a disposizione per iniziative e attività legate alla vita del mercato. Non pervenuti i parcheggi, spazzati via da 5965 metri quadri di stalli in favore di una piazza pedonale, la cosiddetta “area green”. Sono proprio i parcheggi mancanti a destare maggiore indignazione tra i cittadini; Stefania S. scrive: “Senza parcheggio non andrà più nessuno”, “I parcheggi servono”, “Un modo per distruggere il mercato e dirottare i clienti dove ci sono i parcheggi, nei centri commerciali”, “Inconcepibile togliere i parcheggi, come fanno gli anziani? Le mamme con i bambini piccoli? Una vergogna”, “Follia pura, nessuno andrà a fare la spesa settimanale a piedi”. Il green avanza, ma non viene ben accolto: “Sarà talmente green che senza parcheggi eviterò di inquinare Cagliari e andrò a fare la spesa altrove”, più incisiva Maria Laura M.: “Avete stufato con questo green”, e ancora si legge: “I sindaci e le giunte stanno seguendo con cieco fanatismo le follie green imposte dalla UE”, prosegue Dario D. smascherando la contraddizione: “Area green? Poi ospitiamo navi da crociera enormi in porto”. Il nuovo progetto non convince: “Sarà il fallimento di un mercato storico”, “Si sta cercando di far fallire il mercato! Nessuno pensa a chi, con fatica, riesce a conservare un minimo di autonomia, chi lavora non ha tempo di passeggiare per mezz’ora, come si fa a distruggere sempre tutto?”; Bruno S. la chiama autentica follia: “La gente non deve andare a passeggiare, bensì a fare la spesa. Ovunque ci sia un mercato ci sono i parcheggi, non si va a fare shopping, si acquistano viveri, così sembrerà una zona pedonale, non adatta a far spesa, la morte di un mercato”. Le previsioni di Fabio F. riguardo il futuro delle attività locali: “Entro un paio di anni al massimo e il mercato chiuderà, insieme a molti negozi di San Benedetto”, seguono, sulla stessa lunghezza d’onda, le riflessioni di Roberto P.: “In una sola parola, morte del mercato civico, a favore dei grandi gruppi commerciali alle porte della città, proprio oggi mi chiedevo che tipo di avvenire si possa immaginare dopo la chiusura di Auchan di Santa Gilla e Pirri”, “La morte inesorabile di tutto il commercio”. Restando in tema parcheggi, disagi amplificati per anziani e persone con ridotta mobilità, su questo punto a mettere l’accento è Carlo C. che invita alla riflessione: “Come si può pensare che si vada a fare la spesa e tornare a casa con i sacchetti pieni? O trascinando un carrello di spesa per chi non abita nelle vicinanze?”, la visione realistica di Lorella P.: “Non ci sono solo i giovani, esistono anche i settantenni e gli ottantenni. Il carrello pieno di spesa come possono caricarlo su un pullman?”, “Ci sono persone anziane che necessitano di essere accompagnate, se non si può parcheggiare come si fa?”. Progetto indifendibile per Rebo R.: “Parcheggi necessari per tutta la zona, compresa la frequentazione di locali e negozi, insieme al progetto sarebbe dovuto nascere un rafforzamento dei mezzi pubblici che portano fino al mercato. Progetti aventi un impatto simile vanno condivisi e pensati con la cittadinanza prima della realizzazione”. Continua a piovere sulla città di Cagliari, le voci insistenti di malcontento tra i cittadini non lasciano spazio a dubbi: il futuro del capoluogo si sta delineando tutt’altro che roseo.










