Il colmo del Pd a Cagliari: la segreteria cittadina e un suo circoletto, il circolo Copernico, organizzano praticamente alla stessa ora (per lunedì prossimo intorno alle 20) la segreteria cittadina del partito e una riunione del circolo, nel quale è invitato il sindaco Massimo Zedda. Il titolo del dibattito è ironicamente #colpadizedda. Due appuntamenti decisamente diversi: nel primo il Pd con tutto il partito ( e senza Zedda) dovrebbe ratificare la ricandidatura del sindaco attuale per le elezioni del 2016. Una decisione già saltata due volte: nella prima perchè mancò la corrente, nella seconda perchè il partito non ha voluto ricandidare Zedda prima di sapere a quale partito farà capo il sindaco. Nel secondo incontro programmato lunedì Zedda dovrebbe semplicemente rispondere a una serie di esilaranti domande del circolo.
Cosa succede? Che il segretario cittadino del Pd, Nicola Montaldo, è talmente in imbarazzo sul caso Zedda che fa saltare ancora la direzione cittadina del partito. Con una scusa che ha del clamoroso: la riunione con Soru e tutti i dirigenti del partito cede il passo al circolo dei ragazzini. E nell’affermarlo Montaldo deve essere pure convinto, senza rendersi conto di rimediare una figuraccia politica: tutta Cagliari aspetta di sapere dal Pd se Zedda sarà ricandidato, come lui stesso ha affermato. Ma si prende ancora tempo, facendo emergere la guerra delle poltrone: Zedda per essere ricandidato deve in pratica prostrarsi al Pd e rinnegare Sinistra Italiana. Sarà infatti in caso di rielezione capo della Città Metropolitana e senatore, e il Pd vuole essere in qualche modo rappresentato. Peccato che Zedda sia di Sel, e se ora prendesse la tessera del Pd perderebbe in un colpo solo tutti gli elettori a suo favore che non si riconoscono nel Pd cagliaritano. Il partito dove la segreteria non si riunisce per fare spazio a un suo circoletto.











