Un’auto, sempre quella, presa di mira da chissà quale balordo. Carrozzeria rigata “almeno una ventina di volte negli ultimi due anni”, poi addirittura un furto, “vetro rotto e attrezzatura da lavoro portata via”. La Jeep Renegade di Giuseppe Serpi Onano, istruttore di tiro e life coach di ventotto anni, residente in via Genova, è ridotta quasi ad un catorcio: “Tra verniciatura da rifare e parti metalliche da sostituire, i danni si aggirano sui seimila euro”. Due anni di inferno che hanno portato il giovane, tramite il suo avvocato Massimo Manunza, a scrivere una lettera a polizia, Comune e prefettura: “Sono state rigate anche altre macchine, ma sulla mia si sono proprio accaniti e non so perchè. Non penso di essere nel mirino di qualche folle”, premette il ventottenne. L’ultimo sfregio all’auto risale al 25 luglio scorso: “È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ho deciso di chiedere ufficialmente al sindaco e al prefetto di installare delle telecamere in via Genova, non c’è altra soluzione”.
Una situazione particolare, un accanimento che Serpi Onano non riesce a spiegarsi: “Non ho nemici, svolgo il mio lavoro in totale tranquillità e, poi, la zona di Bonaria dovrebbe essere decisamente tranquilla”. Ma così non è, a quanto pare: “Anche la Fiat 500 di mia madre, che usufruisce dell’unico posto auto privato e protetto, ha subìto gravi danni tutte le volte che l’ha parcheggiata fuori. Ormai la situazione è diventata insostenibile, non sono più sicuro nel lasciare la mia automobile accanto al marciapiede. Voglio scrivere una nuova lettera alle forze dell’ordine e lanciare una raccolta firme tra tutti i residenti della zona che hanno subìto danni alle loro vetture: il mio numero è +393923869003”.










