La data del primo maggio assume il “sapere” della beffa per i 700 lavoratori del Porto Canale di Cagliari. Infatti, proprio nel giorno della Festa del lavoro potrebbero partire le prime lettere di licenziamento. Oggi riunione del Consiglio metropolitano per discutere di una vicenda che, col passare delle ore, diventa sempre più spinosa. E loro, i lavoratori e le lavoratrici, hanno dato vita all’ennesimo presidio, armati solo di gilet gialli e arancioni. Tra tre settimane 43 di loro rischiano di perdere il posto di lavoro e, a cascata, anche i restanti 657. La paura c’è tutta, stando alle loro parole, e pure la rabbia.
C’è chi ha 48 anni ed è pronto a partire in capo al mondo alla ricerca di un futuro migliore, lasciando i genitori anziani e un mutuo trentennale da pagare, chi ha figli e sa già il dolore che provocherebbe il dovergli dire che per chissà quanto tempo bisognerà fare molte rinunce e chi, oltre alla disperazione, incrocia le dita, confidando in un “miracolo”. Cagliari Online ha raccolto le loro testimonianze, si possono leggere nel corso delle prossime ore sul nostro sito www.castedduonline.it.










