Un successo non cercato ma arrivato come riconoscimento del grande impegno che lo storico cinquantenne, per passione, serramannese lo ha contraddistinto in questi anni in cui ha lavorato per ricostruire meticolosamente la storia del passato, quella che non si trova generalmente sui libri ma che affascina e cattura l’attenzione di chi ha sempre voglia di arricchire il suo bagaglio culturale. Pochi giorni fa Casti ha offerto le sue opere di ricerca alla Biblioteca Comunale Generale e di Studi Sardi – MEM Mediateca del Mediterraneo che, con entusiasmo, ha accolto e ringraziato. “I volumi verranno inseriti nel patrimonio della biblioteca comunale di Studi Sardi e quindi messi a disposizione dei nostri utenti” ha comunicato l’istituzione culturale all’autore.
Tre volumi che racchiudono una panoramica sul periodo che ha caratterizzato la Sardegna e la sua realtà sotto la dominazione spagnola, con la concessione a molti cavalieri o ricchi commercianti di titoli nobiliari. Oggi ovviamente sono solamente titoli simbolici e hanno nessun valore se non affettivo o per ricordare una storia familiare o di un territorio.
In Spagna sono ancora presenti le persone che portano questi titoli onorifici che hanno centinaia di anni di storia. “Con le mie ricerche ho cercato di ricostruire queste storie, le successioni, le genealogie e altre curiosità. In particolare, riguardano Serramanna, conte di Serramanna, Villasor, marchese di Villasor e Villacidro, marchese di Villacidro, che soprattutto agli inizi hanno una storia comune, fino ad arrivare agli attuali detentori” spiega Casti.










