È andato a fare la spesa alla Lidl di via Ampere subito dopo il turno di volontariato a bordo dell’ambulanza della Misericordia di Settimo San Pietro. Una volta uscito con le buste ha fatto l’errore di salutare con la mano un senza fissa dimora: “Non lo conoscevo ma aiuto sempre gli ultimi, per me uguali a tutti gli altri, e mi è venuto naturale dirgli ciao”. Mai l’avesse fatto: il cane dello sbandato, “bello grosso e nero, un pastore corso”, ha Azzannato Dessì al braccio: “Ha affondato i suoi denti nella carne e non voleva staccarsi. Sono riuscito a liberarmi e, prima di andare all’ospedale, mi hanno prestato le prime cure gli stessi dipendenti del discount”. Il fatto più grave? “Il padrone del cane, lasciato senza museruola, ha avuto la faccia tosta di dire che me la fossi cercata io, che era tutta colpa mia”. Col referto medico tra le mani, Egidio Dessì si è rivolto al suo avvocato e ai carabinieri.
“Il mio legale mi ha detto che il discount non ha responsabilità perché l’aggressione è avvenuta in area pubblica, i carabinieri mi hanno spiegato che il padrone è un senza fissa dimora e che non potrà mai darmi nemmeno un centesimo di risarcimento”. A distanza di otto giorni dal fattaccio, il 74enne va avanti con pomate e medicinali vari: “Sinora ho speso oltre cento euro ma la guarigione è ancora lontana. È assurdo che una vittima di un’aggressione resti senza risarcimento. Inoltre, ho saputo che anche una bambina, in un’altra zona di Pirri, sarebbe stata ferita da un cane”.








