L’estate del 2024, salvo miracoli, sarà ricordata come quella del deserto musicale a Cagliari. Niente big, che scelgono Olbia e Alghero per i loro concerti, semplicemente perché ci sono spazi che non ci sono nel capoluogo sardo. Arena grandi eventi smontata e fallita, l’Anfiteatro romano è semichiuso, resta solo la Fiera dove però non c’è ancora un calendario definito per i mesi più caldi dell’anno. E, col nuovo sindaco che, ballottaggio o meno, si insedierà in pianta stabile non prima di luglio, i giochi sono fatti. Meglio, sono non fatti. Da qui a trovare uno spazio adatto servirà tempo, ed è grave anche dal punto di vista turistico, oltre che economico, che Cagliari non abbia un’area per grandi concerti degna di questo nome.
E, poi, la costituzione del mercato provvisorio in piazza Nazzari, che resterà tra l’altro vuoto almeno sino a ottobre, ha tolto altri metri quadri, quelli dove le scorse estati è stato installato il palco dove si sono svolti sia concerti di musica classica sia serate musicali con artisti importanti, per esempio Edoardo Bennato. Lì sono già pronti i box metallici per macellai e pescivendoli, per almeno i prossimi tre anni. E la cifra capoluogo dell’Isola continua a non poter offrire un luogo adatto ai big nazionali, figurarsi quelli internazionali.










