Ci sono le aggressioni e i pestaggi, l’ultima – ma potrebbero essercene state anche altre non salite agli onori delle cronache per mancata denuncia da parte delle vittime – avvenuta ai danni dello chef Ignazio Steri, pestato da un gruppo di stranieri in via Baylle, le baby gang di giovanissimi ubriachi e i migranti sbarcati nelle ultime settimane che, a detta di più di un commerciante, rappresentano gran parte dei problemi di sicurezza del rione cagliaritano della Marina. Il sindaco Paolo Truzzu attende martedì per parlare con la ministra Luciana Lamorgese, nell’incontro congiunto in prefettura, e chiede “più agenti e controlli e il blocco degli sbarchi dei migranti”. E i negozianti e ristoratori del rione portuale lanciano l’allarme, l’ennesimo sos alle istituzioni. Gianluca Mureddu, presidente del Consorzio del centro storico, scrive una drammatica lettera: “Auguriamo una serena guarigione allo chef Ignazio Steri. È ormai da tempo che abbiamo denunciato un degrado dovuto ad alcune tipologie di frequentatori del centro storico di Cagliari, in particolare nelle ore notturne. L’ennesimo episodio della notte scorsa con lo chef Ignazio Steri pestato da alcuni balordi, conferma le nostre preoccupazioni. Si tratta di un disagio che si sta acutizzando e occorre intervenire in modo mirato sul problema che sta causando seri danni sia alle attività che ai residenti”.
“Abbiamo chiesto più volte che ci siano più controlli e magari nelle zone più a rischio le telecamere che fungano da deterrente e da strumento di riconoscimento in caso di danni a persone o cose”, tuona Mureddu. “Ringraziamo le forze dell’ordine che finora sono dovute intervenire ma non basta per fronteggiare un problema che si sta espandendo per diversi motivi, non ultimo il mancato rispetto delle regole per la vendita di alcolici. Chiediamo al prefetto un incontro tra il consorzio, le associazioni di categoria e i residenti per discutere di un piano più incisivo di controllo che possa prevenire situazioni a rischio per residenti, attività e turisti che, anche loro, nelle recensioni cominciano a lamentare disagi dovuti a gruppi di disturbatori abituali. Ne va del nostro lavoro e della nostra sicurezza, ne va della sicurezza di chiunque abiti o transiti nel centro storico e ne va dell’immagine di Cagliari città turistica che tutti noi abbiamo a cuore e che contribuiamo a costruire ogni giorno con attività che vi vedono promuovere la città, filiere e prodotti anche fuori dall’Italia”.










