È la chiesetta stampacina il cuore pulsante di ogni festa di Sant’Efisio, l’edizione numero 368 va avanti come da copione. La pioggia concede una tregua e sono vere le lacrime legate alla commozione di chi chiede una supplica, un miracolo spesso legato al lavoro o alla salute o una semplice ma profonda “protezione” al martire guerriero. Cagliari è tutta per Efisio, il primo maggio c’è chi arriva a Stampace sin dall’alba per non perdersi nemmeno un momento della sfilata delle traccas e, dopo mezzogiorno, del martire guerriero.
L’assenza di tribune, a parte quelle obbligatorie garantite per i disabili, non sembra pesare più di tanto, almeno tra n devoti sardi. Dietro le transenne è già caccia al posto migliore per fare foto, video e godersi appieno la festa numero 368.










