Di Paolo Rapeanu
Non ci sono solo le polemiche legate al costo – che viene “battuto” in automatico sullo scontrino – dei sacchetti biodegradabili per frutta e verdura. C’è anche chi passa alle mani: come nel caso-denuncia di un dipendente del supermercato di via Stamira: “Signore, quei sacchetti biodegradabili si possono utilizzare soltanto per la frutta e la verdura”. Per tutta risposta, un anziano cliente gli ha dato un pugno in faccia: “Non mi sarei mai aspettato una cosa simile, il pronto soccorso mi ha dato tre giorni di infortunio”. E i lettori di Cagliari Online prendono posizione. A prevalere, quasi totalmente, sono messaggi di solidarietà nei confronti del dipendente e di sgomento per il gesto accaduto.
“La gente sta impazzendo per 2 centesimi che alla fine ci disturbano anche, ma hanno capito che questo non è niente in confronto all’aumento della benzina luce gas. Mi sa che si sta esagerando un po’ troppo”, scrive Mara Mattei. Anna Rita Abeltino: “Come si fa a non capire che il costo del sacchetto non dipende dal commerciante, nè dal dipendente? Solo chi é ignorante non si rende conto che é l’ennesima ingiustizia, ideata per distrarci dai problemi più gravi che l’Italia é costretta a subire”. Altro commento, quello di Fabrizio Murtas: “Complimenti all’ anziano bella maturità ha dimostrato. Per carità”. Per Sonia Nonnis sarebbe una “classica conseguenza di analfabetismo funzionale. Questa gente si sta riproducendo a macchia d’olio. Dove andremmo a finire. Dio ci aiuti”. Il caso del pugno in faccia a un dipendente, da parte di un cliente, “legato” al giusto utilizzo dei nuovi sacchetti bio, porta Barbara Perucca a chiedersi “come si fa ad alzare le mani in generale? Ci sono delle regole, si rispettano. La violenza deve essere punita al massimo. Ma stiamo scherzando? I pugni non risolvono niente. Sono da vigliacchi e di persone a corto di parole”. Piena difesa del dipendente anche da parte di Roberta Esposito: “Che colpa ne ha il povero commesso, credo che anche per lui e i suoi colleghi i sacchetti siano veramente antipatici. La gente è fuori di testa”. Utilizza il metro dell’ironia Cristina Sanna: “Siamo alla frutta”, con un riferimento, neanche troppo velato, agli unici alimenti che possono finire dentro gli shopper bio. Andre Crobeddu: “Guerra tra poveri, e i politici se la ridono”.










