Cagliari, contro la malamovida altro che la timbratura dei minori: “Si prenda esempio dal Comune di Porto Torres”. Stop agli alcolici anche ai maggiorenni delegati dagli under 18 di acquistare cocktail proibiti, il sindaco Mulas ha firmato un’ordinanza per il contrasto dei fenomeni legati all’abuso di bevande alcoliche da parte dei minori che prevede, tra l’altro, di “cedere a qualsiasi titolo, a persone di età inferiore agli anni 18 bevande alcoliche di qualsiasi gradazione”. In sintesi: è colpevole anche chi fa da tramite tra l’alcol e i minori, e verranno puniti anche i “piccoli” sorpresi a bere in luoghi pubblici. E per chi trasgredisce? Multe salate, sino a 500 euro, “e comporterà l’applicazione dell’art. 650 del c.p., se il fatto non costituisce un reato più grave”. Luca Pisano: “Spero che il Sindaco di Cagliari e i Sindaci degli altri comuni della città metropolitana valutino di adottarla anche nel nostro territorio”.
L’alcol è uno dei nemici dei giovanissimi che usano e abusano anche di bevande da sballo. Le conseguenze? Molteplici e gravissime. Giovanotti allo sbando che soprattutto il fine settimana si distinguono tra risse, malori e disordini vari causati dalla mente offuscata e il fisico in difficoltà. Corrono le ambulanze per soccorrere chi esce da casa con il rischio di non far più rientro e gli appelli da parte di chi ha a cuore la sorte delle nuove generazioni si susseguono. Tra questi Luca Pisano psicologo, psicoterapeuta, Direttore del Master in criminologia IFOS che strizza l’occhio all’ordinanza firmata dal sindaco di Porto Torres e avanza la proposta di estenderla anche a Cagliari e hinterland.
Che cosa ne pensa dell’Ordinanza del Sindaco di Porto Torres?
“Non si può che apprezzare l’Ordinanza del Sindaco di Porto Torres che prevede sanzioni per tutti i maggiorenni (dai commercianti agli organizzatori di manifestazioni, sino ad arrivare agli “amici” del gruppo) che vendono, acquistano, consegnano ai minori di 18 anni bevande alcoliche”.
E per i minorenni?
“L’Ordinanza prevede il divieto per i minorenni di detenzione e consumo di alcol in luoghi pubblici o aperti o esposti al pubblico. Questo significa che i minori di anni 18 non possono né bere, né detenere bevande alcoliche in luoghi come piazze, parchi, spiagge, strade. L’Ordinanza è diretta pertanto verso gli adulti che per qualsiasi motivo mettono un minorenne nella condizione di consumare alcol, e verso gli stessi minori di 18 anni se portano con sé e/o bevono sostanze alcoliche”.
Ritiene il provvedimento del sindaco un atto repressivo?
“No, nel modo più assoluto. Ricordare che in uno Stato di diritto ci sono le regole e devono essere rispettate è un’azione educativa, finalizzata, in questo caso, a tutelare i minorenni, che per via della fisiologica immaturità del loro cervello sono particolarmente fragili. Richiamare il rispetto delle norme e prevedere sanzioni per chi non le rispetta, significa determinare un’adeguata reazione sociale che permetterà ad adulti e minorenni di ripensare criticamente i propri comportamenti e di comportarsi diversamente nel futuro. Senza reazione sociale, difficilmente le persone manifestano la capacità di modificare i loro comportamenti.
Inoltre il sindaco sottolinea che per la gestione del problema è necessario integrare alla dimensione normativa un approccio sistemico, con il coinvolgimento diretto degli stessi ragazzi e delle agenzie educative al fine di prevedere, con finalità anche preventive, interventi di natura medica, psicologica e pedagogica”.
Quali sono le sanzioni?
“Chi vende o somministra alcol a minori di 18 anni rischia multe e sospensione dell’attività. Per gli adulti che comprano alcol per conto dei minori, la sanzione è una multa amministrativa”.
Per i minorenni?
“Chi viene trovato con alcolici o intento a bere in luoghi pubblici può essere multato. In tale caso la sanzione economica ricade sui genitori. Ma rimane comunque l’eventualità della segnalazione alla Procura Minorile presso il Tribunale per i Minorenni con apertura di procedimenti volti alla valutazione della responsabilità genitoriale”.
Si potrebbe applicare questa ordinanza anche a Cagliari, insomma, “sarebbe certamente molto utile”.











