Città Vasta, Città Metropolitana, liscia gassata. Una delle iniziative di gran richiamo e più interessanti è stata certamente svoltasi a Cagliari sabato 30 Valdo Spini oggi consigliere comunale di Firenze con un trascorso di parlamentare ed autorevole leader di partito. In visita a Cagliari per un incontro pubblico, in veste di coordinatore nazionale delle commissioni per Città Metropolitane ha delineato lo stato della legge e chiarito che Cagliari è stata inserita nell’elenco delle Città che possono istituirla. Peraltro sono possibili, con dovuta cautela, correzioni permesse dalla Statuto della Regione Speciale. Omettiamo luogo ed interventi di candidati per ovvie ragioni. Il tema è dei più importanti: l’assetto amministrativo della Sardegna e burocratico dell’amministrazione pubblica. Certo ad una superficiale analisi ben altre sono le priorità prima fra tutto il lavoro ed il sostentamento delle famiglie. Solo ad uno sguardo superficiale sembrerebbe ininfluente mentre è la soluzione per tante questioni. Un esempio con domanda annessa: esiste un Poetto di Cagliari ed uno di Quartu Sant’Elena? Mi sa che a dividere le acque viene un po’ male. Spini ha spiegato compiutamente con chiarezza la legge ed inserendo argomenti fra cui la semplificazione amministrativa, ove fossero necessari, di permessi che coinvolgono città contermini. I trasporti come la Metro, con l’esempio di Firenze che con i suoi attuali 400.000 abitanti non ha un trasporto pubblico di quel tipo, essendo economicamente conveniente sopra i 9000.000 possibili utenti. Aggiungiamo raccolta e conferimento dei rifiuti, trasporti, strade, acqua così come le prerogative delle ex Province devono essere viste in una dimensione sovra comunale. Il tema è da legiferare è dovrebbe essere uno degli argomenti prioritari di questa campagna elettorale non risolti durante la concludendosi legislatura. Alcune norme trovano pareri discordi come l’attutire la supremazia della città più grande evitando, parole di spini, un atteggiamento imperialista in questo caso di Cagliari. La struttura di governo Composizione del Consiglio, organi etc. Per il Senatore Angioni: “Il Consiglio Metropolitano deve eleggersi direttamente, altrimenti subiamo la demagogia di chi vede costi in ogni atto; eletto perché deve rappresentare tutto il territorio compreso e la democrazia costa. Per De Muru, Consigliere Comunale di Capoterra: “No al Direttore Generali, si ad un consiglio eletto senza doppi incarichi”. Per Guido Portoghese, Consigliere Comunale di Cagliari, siamo cauti essendo il comune più grande di certo non si può più prescindere dalla costituzione. La legge dovrebbe essere approvata in Parlamento entro marzo poi la regione Sardegna con l’insediamento dell’eletto Consiglio regionale dovrebbe smettere opportunamente di fare melina e ripartire e legiferare in materia avendone facoltà. Ricordando che si perse un occasione nel 1990 quando Cagliari fu inserita nell’elenco della legge. Se non si vuole parcellizzare il lavoro e l’efficacia dell’area, città metropolitana il consiglio deve essere eletto, non possono i consiglieri rappresentare parti del territorio; la C.M. deve essere composta solo da comuni contermini; deve essere governata dalla politica non da Direttori Generali; non deve essere nominata seppur da consigli comunali. L’assemblea dei Sindaci mi pare sminuente ed un doppione dell’ANCI. Speriamo sia la volta buona abbiamo sentito decenni d’Area Vasta, ambiti territoriali. Cari candidati, cari Presidenti diteci, prima del 16 febbraio, che idea avete ed anche su quest’argomento vi voteremmo. Altrimenti sarà pure vasta, liscia o gassata ma sempre gassosa. Almeno credo. Gianfranco Carboni













