Massiccia adesione oggi allo sciopero proclamato dalla FTS/CSS a cui hanno aderito le RSA ORSA, la ex RdB e FAISA.”Non è bastato alla Direzione e agli Enti Proprietari del CTM lo sciopero del 4 dicembre, proclamato dalla RSA ORSA dove hanno aderito le RSA FTS/CSS, FAISA e ex RdB, la cui adesione è stata superiore il 70%, a desistere dal comportamento discriminatorio contro la RSA ORSA rifiutandosi di confrontarsi”.
“Le relazioni industriali oramai al CTM sono un miraggio e per pochi – dichiara Luigi Melis rappresentante sindacale dell’ORSA – questa Dirigenza invece di confrontarsi con il secondo sindacato maggiormente rappresentativo al CTM preferisce creare disagi alla Cittadinanza. Lo sciopero ampiamente riuscito che va oltre le aspettative (oltre 100 bus rientrati in deposito) dimostra che la vertenza sul Diritto di Rappresentanza è fatta propria dai Lavoratori del CTM Iscritti e non Iscritti alle OO.SS.. Il Sindaco di Cagliari Massimo Zedda – prosegue Melis – pur avendo avuto ben due mandati da tutto il Consiglio Comunale di Cagliari, approvando due distinti OdG, investendolo direttamente per risolvere la vertenza per la quale la RSA ORSA doveva essere riconosciuta al pari delle altre RSA presenti al CTM. Ma lo Stesso se ne è lavato le mani pur essendo il maggior azionista del CTM con il 67,5% delle azioni”.
Le RSA CSS, ORSA e ex RdB, fanno notare che dopo “l’indignazione” per le dichiarazioni della dirigenza della compagnia RYANAIR relativo a provvedimenti disciplinari contro i piloti che avrebbero scioperato e sul rifiuto del riconoscimento delle sigle sindacali al confronto, Politici, Ministri, Commissione di garanzia sugli scioperi, ecc., tutti si sono prodigati a difesa del “Diritto di Sciopero e di Rappresentanza costituzionalmente garantiti” ritenendo le dichiarazioni della compagnia aerea appartenenti al secolo scorso, costringendo la compagnia RYANAIR a riconoscere i Sindacati dei lavoratori. Invece in Sardegna ritenuta Regione Autonoma nei principi e nei valori sociali pur essendoci stati più interventi da parte del Consiglio Comunale di Cagliari, interrogazioni e mozione al Consiglio Regionale, chi doveva provvedere a ripristinare un dialogo costruttivo tra sindacati e dirigenza del CTM ha preferito fare il “latitante”.










