Con l’arrivo della primavera, il centro di Cagliari torna a popolarsi di visitatori, attratti dalle bellezze storiche e naturali del capoluogo sardo. Il flusso turistico è in crescita, trainato anche dall’incremento delle crociere nel Mediterraneo, ma l’esperienza di accoglienza resta segnata da una criticità ormai cronica: la carenza di punti informativi. Attualmente, il principale punto informativo operativo è quello dell’ufficio turismo al piano terra di Palazzo Baccaredda, un presidio insufficiente per una città che ambisce a essere protagonista sulla scena turistica internazionale. A fronte di questa esigenza, numerose strutture potenzialmente utili, come gli ex chioschi e le edicole dismesse, risultano in stato di abbandono o riconvertite ad altri usi. Il tema è stato discusso in Consiglio comunale circa un mese fa, con l’approvazione di una mozione che prevede la trasformazione delle edicole in disuso in moderni info point. Il progetto punta a rilanciare il settore e a migliorare l’esperienza dei turisti, attraverso strumenti tecnologici come schermi touchscreen multilingue, promozione di eventi e vendita di biglietti per musei e manifestazioni. A sollevare il problema è stato anche Marco Milia, presidente dell’Associazione Commercianti, che sui social ha denunciato la situazione: “Una città senza info point turistici equivale a un albergo a quattro stelle senza reception”. Il rischio è quello che molti turisti si ritrovino a vagare senza riferimenti, perdendo l’occasione di scoprire luoghi e iniziative che Cagliari ha da offrire. Una lacuna che stride con il potenziale della città, sempre più presente nelle rotte internazionali, ma ancora distante da un sistema di accoglienza all’altezza delle aspettative.












