Cagliari, blitz dei ciclisti in via Liguria: “Pista ottima, cittadini e negozianti devono ancora abituarsi”

Un gruppetto di ciclisti appende striscioni ai cancelli del Pacinotti e manifesta sulla nuova pista delle polemiche realizzata dal Comune: “Il traffico nel caos? Falso, in città ci sono ancora troppe auto. C’è chi utilizza la macchina anche per comprare le sigarette, perché gli studenti non vengono a scuola in bici?”. GUARDATE il VIDEO. Cosa ne pensate?


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Hanno letto su Casteddu Online del possibile “incontro” tra l’ex assessore Ettore Businco e il sindaco Paolo Truzzu (poi sfumato) e, armati di striscioni e biciclette, hanno manifestato a favore della nuova pista ciclabile in via Liguria. Un gruppetto di ciclisti, capitanati da Virgilio Scanu della Fiab, ha fatto sentire la propria voce fuori dal liceo Pacinotti, in un sette gennaio con il traffico “impazzito” nella strada ristretta per far spazio alle corsie ciclabili. Presente anche una pattuglia della polizia Municipale, con gli agenti indaffarati a richiamare gli automobilisti che, per accompagnare i figli a scuola, hanno lasciato le macchine qualche secondo o in doppia fila o a ridosso della pista ciclabile. Alla fine, non c’è stato nessun faccia a faccia con l’ex assessore al Traffico contrario a quasi tutte le piste sinora realizzate in città: “Nel 2000 il traffico era scorrevole e l’aria era buona? No. Il problema non sono le biciclette ma le troppe auto”, hanno tuonato, all’unisono, i ciclisti. “Cagliari ha sette auto ogni dieci abitanti, è seconda in Italia e i limiti di inquinamento vengono superati decine di volte l’anno”. 
Carlo Murgia, cagliaritano di 76 anni, plaude alla nuova pista in via Liguria: “Vado da sempre in bicicletta, non consuma e fa bene alla salute”. Ma come spiegarlo ai tanti che, per un movito e per un altro, possono solo spostarsi con l’auto? O dei commercianti della strada, che lamentano il restringimento delle corsie? “Una volta che si abituano sarà tutto normale, qui il traffico è sempre stato così, soprattutto nel periodo delle scuole. Gli studenti potrebbero venire a scuola utilizzando la bicicletta”. Caschetto in testa e manubrio della sua bici ben saldo tra le mani, Piero Zedde, 66 anni, è netto: “Non tutte le piste della città sono sicure, alcune sono incomplete o fatte male. Quella di via Liguria è una delle poche a regola perché c’è la giusta distanza tra le auto e non intralciano il traffico. In tutte le città europee ci sono strade solo per le bici, qui a Cagliari invece molti vogliono utilizzare la macchina anche per andare a comprare le sigarette”. 


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