C’è chi ne ha approfittato per piazzare sconti, anche sino al 50 per cento, nei giorni scorsi, creando di fatto una “Black Week”. I commercianti furbetti, tuttavia, almeno oggi si sono “allineati” ai loro colleghi onesti. Il Black Friday fa boom a Cagliari: almeno, così sembra osservando le tantissime persone in giro per le vie dello shopping in un venerdì sera di fine novembre non certamente tiepido. Tante le buste tra le mani delle persone, “termometro” abbastanza fedele per prevedere buoni affari per chi vende vestiti, scarpe e accessori vari. Per almeno un’ora, tra le diciotto e le diciannove, per percorrere via Garibaldi a piedi servivano, cronometro dello smartphone acceso, almeno otto minuti. Bazzecole, volendo fare un paragone con le lunghe code di auto in viale Marconi e nella zona della 131.
Lì, dentro quei centri commerciali visti da tanti come “nemici” dei piccoli negozianti, il Black Friday è stato organizzato in grande stile: non solo smartphone e tablet in offerta, ma addirittura pasta e bottiglie di olio. Molti ne hanno approfittato per comprare già i regali di Natale per parenti e amici. Nei prossimi giorni, passata l’onda del Black Friday, bisognerà vedere se dentro i borsellini dei cagliaritani saranno rimasti soldi per fare altri acquisti. Il timore delle associazioni dei commercianti, infatti (Confcommercio in testa) continua a essere solo uno: quello di un dicembre con le casse dei negozi semivuote, dopo l’abbuffata di sconti, regolari e “irregolari”, di novembre.










