È morto nel pronto soccorso dell’ospedale Brotzu poco dopo la mezzanotte tra sabato sei e domenica 7 agosto. Antonello Macis, 56enne di Cagliari, non è stato ancora seppellito: domani sarà eseguita l’autopsia al Santissima Trinità. A richiederla sono stati gli stessi medici pronto soccorso del più grosso ospedale della Sardegna, dove Macis è arrivato a bordo di un’ambulanza del 118 chiamata dai parenti. Un decesso che ha quindi necessità di chiarimenti, quello dell’uomo che, a detta della sorella Fabiana, “stava bene”. Tutto inizia due settimane fa: “Antonello aveva accusato dei dolori, abbastanza forti, alla schiena e alle gambe. Venerdì 29 luglio è stato portato dall’ambulanza a Is Mirrionis”. Macis viene visitato, il giorno dopo arrivano le dimissioni: “Gliaveva prescritto delle iniezioni di Nicetile, Bentelan, Orudis e Muscoril,
da fare ogni giorno, iniezioni di antidolorifici. Il medico di famiglia, visto che i dolori non diminuivano, gli aveva prescritto il Voltaren in sostituzione dell’Orudis”. I giorni passano, sabato scorso la sorella va a trovarlo nella sua abitazione: “Ho portato, a lui e a nostro fratello, delle pizze. Come nei giorni precedenti, mi aveva detto che era molto dolorante alle gambe. Abbiamo ricontattato il 118, poco dopo le 23 è arrivato al Brotzu e, circa due ore dopo, ci hanno chiamato per dirci che era morto”. La sorella si precipita all’ospedale per cercare di comprendere come mai, quel fratello “che stava bene sino a due settimane fa”, non ci fosse più. “Una dottoressa mi ha detto che ha avuto almeno tre arresti cardiaci, il primo dei quali a casa. Poi, mi ha chiesto se fossi a conoscenza del fatto che mio fratello avesse un’insufficienza epatica, un blocco renale e due vertebre schiacciate”. Fabiana Macis è caduta dalle nuvole: “Sapevo solo delle vertebre schiacciate, perchè ce l’avevano comunicato a Is Mirrionis. A quel punto, la stessa dottoressa mi ha comunicato la volontà di richiedere l’autopsia”. Una richiesta consentita dalla legge, il medico legale entrerà in azione domani mattina al Santissima Trinità, poco dopo l’alba è previsto il trasferimento del corpo del 56enne dal Brotzu sino a via Is Mirrionis. “Voglio vederci chiaro anche io, e come me tutti i parenti di Antonello. Lui stava bene, non ricordo che si fosse mai lamentato di nulla sino agli ultimi giorni di luglio: ho già raccontato tutta la vicenda al mio avvocato e mi ha anticipato che, se dall’autopsia dovessero emergere risultati non chiari, magari con l’assunzione dei vari farmaci che gli hanno prescritto, sono pronta ad andare per vie legali”.










