Ancora pochi giorni e si saprà chi sarà il big del Capodanno a Cagliari. Saranno aperte venerdì 7 novembre le buste con le offerte presentate dagli aspiranti organizzatori: la proposta migliore vincerà. Nel frattempo, però, non si spengono le polemiche sulla decisione dell’amministrazione Zedda di puntare su un Capodanno low cost e low profile. Una scelta politica, come è stata definita, che non convince l’opposizione, pronta ad accusare la giunta di spingere i cagliaritani verso altre città alla ricerca di spettacoli più avvincenti, con conseguente danno sulle attività commerciali.
Anche quest’anno, confermano dal Comune, sarà un Capodanno a budget ridotto: l’importo massimo previsto per l’organizzazione è di 490 mila euro, cifra che potrebbe essere integrata – come già accaduto lo scorso anno – da eventuali sponsor privati. Un budget contenuto, che rende difficile la corsa a grandi nomi del panorama musicale italiano.
La giunta Zedda riproporrà il modello del “Capodanno diffuso”, con eventi distribuiti su più giorni e in diversi quartieri della città. Una formula pensata per coinvolgere più zone e favorire la partecipazione, ma che inevitabilmente riduce le risorse a disposizione per un unico grande concerto. Nel frattempo continua a impazzare il toto-nomi con Diodato e Annalisa sempre in pole position. Cagliari, insomma, si prepara a salutare il 2025 con un Capodanno all’insegna della sobrietà. Ma tra i cittadini c’è chi si chiede se la linea low cost non rischi di trasformarsi in un’occasione mancata per rilanciare l’immagine e l’attrattività della città nel periodo delle feste.











