Cagliari, al Brotzu reparto di pediatra al completo, i piccoli pazienti alle prese con infezioni alle vie respiratorie, soprattutto, ma per donare un sorriso e momenti di svago arrivano loro, i buffi dottori di Maramao: impazza la clownterapia, tanti palloncini per i bimbi attratti da quei nasi rossi incollati alle mascherine. Giorni particolari nelle corsie del Brotzu dove sono ricoverati i bambini, posti pressoché al completo, sono soprattutto le complicazioni causate dai malanni di stagione a mettere a dura prova i piccolini che, tra tosse, pianti e terapie, per qualche tempo dovranno stare lontani da casa. Accanto a loro le mamme, irriducibili e provate da notti insonni e lunghe giornate da trascorrere a consolare e accudire i propri bambini: ore quasi interminabili, il tempo scorre molto lentamente, ma, all’improvviso, arrivano loro i medici clown che, al posto di aghi e termometri, hanno una borsa piena di palloncini da gonfiare e un carico di simpatia da donare. I loro nomi? Dispensatori di sorrisi, perché è così che vengono interpretati da quei visi sofferenti e messi a dura prova dai malanni. Spade colorate, scherzi e magie, non saltano un paziente, tutti sono travolti da quell’ondata di allegria che viene attesa, come un appuntamento quotidiano imperdibile in grado di rallegrare la giornata. Loro sorridono, tanto, per far ridere i piccolini, questa è la missione degli uomini e delle donne dell’associazione di volontariato che si occupa della clownterapia. Ma solo loro sanno quanto è dura questa missione, perché spesso i piccoli ricoverati devono combattere contro malanni più grandi di loro, malattie a volte insuperabili se non dopo lunghi calvari: vanno via con la maschera dell’allegria scoperta dalle lacrime agli occhi che segnano il trucco simpatico e colorato, perché non è semplice vedere soprattutto i bambini star male, inconsapevoli di quanto accade. Un’opera di estremo volontariato insomma, non semplice da realizzare, ma messa in atto con amore, tanto, e solidarietà verso chi affronta una difficile sfida, da vincere, perché no, anche con i palloncini a forma di magiche spade realizzate e donate dai medici con il naso rosso.











