Diventato famoso e molto frequentato soprattutto per le serate musicali animate da vari deejays nella nuova piazza Garibaldi tutta pedonale, aveva abbassato la serranda a marzo, con l’inizio del lockdown per Coronavirus. Quella stessa serranda, però, non si rialzerà più. Almeno, non per “riaccendere” l’House Cafè. Un’altra attività commerciale che chiude a Cagliari e che, stando al post pubblicato sulla pagina ufficiale Facebook del bar e su quella personale dalla titolare, Milena Pinna, soccombe perchè non è stato possibile ottenere il finanziamento-prestito previsto dal Governo. La Pinna, 42 anni, a fine aprile aveva fatto una diretta video su Facebook: in quindici minuti aveva spiegato che le possibilità di riaprire erano poche: “Bar chiuso, senza un prestito non potrò riaprire”. Nelle ultime ore è arrivato l’esito della sua richiesta: “È arrivata la risposta della banca, con un fatturato di quasi novantamila euro non ho i requisiti per il prestito”, scrive la donna. “Con tutto il mio dispiacere vi comunico che House Cafè non riaprirà più”. E, poi, c’è lo sfogo contro “lo Stato” e “la banca” per aver “messo una famiglia per strada”.
Sono già tanti i messaggi di solidarietà scritti sotto i due post dell’imprenditrice. E lei saluta tutti i clienti direttamente sul suo profilo personale: “Dopo anni di sacrifici, ostacoli, combattimenti, dopo aver fatto rinascere una piazza che ballava in allegria fuori dall’House Cafè, dove chi ha lavorato con me sa il sudore versato, l’investimento per averlo ricreato. Oggi mi ritrovo ad aver perso tutto, ero in parte preparata a tutto questo ma c’era la speranza, ma oggi ho avuto la mazzata finale. Una semplice email che dice ‘ci dispiace ma non ci sono i requisiti’, con un fatturato degno del prestito, con garanzia dello Stato, con tutte le carte in regola. Ma da questo si capisce benissimo che lo Stato non può fare da garante….non si fidano nemmeno le banche”. La Pinna avvisa: “Non ditemi che ci sono altre soluzioni perché non ci sono, le ho provate tutte. Mi ritrovo per l’ennesima volta a ricominciare da capo, sempre se ci riuscirò. Un saluto a tutti quelli che ci hanno creduto”.









