Stava partecipando ad una festa nel colle di San Michele a Cagliari quando, per necessità fisiologiche, si è appartata tra alcuni cespugli. E lì, nel buio quasi pesto delle 4:30 del mattino del ventisette maggio scorso, Chiara Aru, insegnante di danza trentenne, stando alla denuncia fatta in questura tre giorni dopo, ha subìto una molestia sessuale: “Una violenza vera e propria, voglio raccontarla dopo che ho saputo che altre ragazze, più recentemente, hanno subito la stessa sorte sempre tra San Michele e Is Mirrionis”, precisa sin da subito la giovane, che ha anche postato alcuni video pubblici sul suo profilo Instagram dove racconta l’accaduto. “I bagni del locale erano molto affollati, avevo una necessità urgente e sono andata dietro ad alcuni cespugli. Mi sono accovacciata ed ho notato, a circa dieci metri, la figura scura di un uomo totalmente vestito di nero ed incappucciato, che scendeva per la collinetta”, si legge nella denuncia. Chiara Aru pensa che sia un partecipante alla festa colpito dalla sua stessa necessità, tanto che gli dice “scusa, sto facendo i miei bisogni”. L’uomo non parla e continua a scendere per il pendio del colle cagliaritano: “L’avevo perso di vista, pensavo se ne fosse andato”.
Invece, aveva solo trovato il modo di sorprenderla alle spalle: “Approfittando della mia posizione, mi ha messo una mano tra le gambe e mi ha toccato i genitali. Appena mi sono girata si è allontanato”. La ragazza è choccata, traumatizzata, ma in qualche modo reagisce: “Gli ho urlato che era uno sfigato, poi sono tornata al locale”. Dove gli aiuti, sempre stando al suo racconto, scarseggiano: “Ho raccontato tutto a un mio amico presente alla festa e si è spaventato”. Chiara Aru, con una buona dose di coraggio, va alla ricerca del maniaco: “Era sempre lì e si stava masturbando. Gli ho fatto un video con lo smartphone e lui è fuggito, riuscendo a far perdere le sue tracce, quasi al buio, segno che conosceva bene quel parco”. Sin qui la storia, horror, raccontata dalla 30enne, che ha sporto denuncia e consegnato il filmato alla polizia: “So che è capitato anche ad altre ragazze durante l’evento Ateneika, anche loro sono state avvicinate e molestate da quella che sembra essere la stessa persona”. Cioè un uomo di corporatura snella, col volto bardato da una sciarpa e del quale nessuna delle vittime conosce la voce: “Quella terrificante notte al parco non ha mai parlato. Spero che le forze dell’ordine lo trovino e lo fermino. Ho deciso di metterci la faccia, pubblicamente, per tenere alta l’attenzione su una vicenda simile. È assurdo che ci sia, a quanto pare da anni, un maniaco impunito che si aggira tra Is Mirrionis e San Michele”. E ci sono anche altre segnalazioni, tutte da verificare, più recenti. Ieri, nella pagina Fb di Spotted Unica, è stata pubblicata una vicenda simile raccontata da una ragazza, al momento, anonima: “Ieri, ultima serata di Ateneika, io e la mia amica siamo state aggredite nei parcheggi sterrati dietro i caddozzoni che stanno davanti al Cus da un ragazzo incappucciato e col volto coperto che ha toccato la mia amica mentre lei era accovacciata per fare la pipì. Lei l’ha afferrato e lui le ha tirato un pugno, io l’ho preso a calci ma si è volatilizzato correndo su per la collinetta da cui era sceso. Fate attenzione e non andate mai da sole da nessuna parte, era sicuramente appostato là per fare molto peggio di così, fatevi sempre accompagnare e tenete gli occhi aperti. Noi per fortuna eravamo in due e siamo riuscite a reagire, ma cosa sarebbe successo se per disgrazia ci fosse stata una ragazza da sola? Se qualcuno ha visto qualcosa o ha subito qualsiasi tipo di violenza o aggressione di questo tipo non stia in silenzio, andate al pronto soccorso e denunciate subito”.











