“Si è bloccato nel punto più stretto della via formando, di fatto, una diga che, innalzando al massimo il livello dell’acqua, avrebbe potuto causare anche vittime. Perchè prima o poi questo avverrà”. Un testimone di quella notte di 7 giorni fa, ore 3,15, colto di sorpresa durante il fiume in piena che lo ha travolto. Con l’acqua alta, “a piedi, fradicio, perchè, giustamente, la polizia locale non mi ha fatto passare in auto.
Qualcuno potrebbe gentilmente spiegarmi perchè quel bus del CTM sia invece passato?”. Una situazione di pericolo che si è evoluta in pochi istanti, il mezzo bloccato in strada ha fatto da tappo, l’acqua si è alzata di livello in maniera impressionante e una vettura galleggiante ha urtato il bus con il conducente a bordo. Attimi di paura che sono stati ripresi con lo smartphone in mano da chi si è trovato in strada sotto il diluvio, attimi di paura e la riflessione, a sangue freddo, su quanto sarebbe potuto accadere.
La pioggia oramai fa paura, essenziale per la sopravvivenza ma pericolosa se cade copiosa e si trasforma in una bomba d’acqua. Se si aggiunge la mano dell’uomo “maldestra”, il danno potrebbe essere irreversibile e la testimonianza di chi si è trovato in mezzo alla situazione, non può che mettere in evidenza uno dei punti più critici di Pirri.











