L’inchiesta sui casi di botulino registrati a Monserrato si estende e viene ipotizzato il reato di omicidio colposo. Tra le vittime, Roberta Pitzalis, 38 anni, deceduta venerdì a seguito delle complicazioni insorte dopo alcuni giorni di ricovero. La donna aveva partecipato alla “Festa latina” lo scorso 22 luglio, dove avrebbe consumato guacamole contaminato. Domani sarà eseguita l’autopsia, con verifiche specifiche anche sulla polpa di avocado utilizzata nella preparazione. Gli accertamenti saranno condotti dal medico legale incaricato dalla Procura e da specialisti dell’istituto superiore di sanità, con l’obiettivo di individuare l’origine esatta della tossina e ricostruire la catena di produzione e conservazione dell’alimento.
Oltre al decesso di Pitzalis, altri otto casi sono stati collegati all’episodio: quattro persone risultano ancora ricoverate tra Cagliari e Roma, alcune in condizioni gravi. In particolare, un bambino di 11 anni si trova in prognosi riservata dopo un intervento respiratorio urgente. Le indagini puntano a chiarire ogni fase della preparazione e distribuzione del prodotto sospetto, dal momento della produzione fino al consumo, per stabilire eventuali responsabilità e prevenire ulteriori rischi per la salute pubblica.










