Auto mostrate solo in fotografia ma mai consegnate dopo aver fatto bonifici di svariate migliaia di euro a un presunto concessionario di automobili che opera nel Nuorese: ci sono nuovi casi di denuncia, dopo quella fatta da un’infermiera di Cagliari, che nei giorni scorsi ha raccontato la sua versione dei fatti a Casteddu Online. L’iter, come si legge nei verbali di un 56enne di Quartu Sant’Elena e del marito di una sarda emigrata in Emilia Romagna, sembra essere sempre lo stesso: la promessa di un’automobile ad un prezzo ritenuto ragionevole dagli acquirenti, l’invio di un bonifico e, poi, il silenzio totale. E le denunce per truffa, già fatte ai carabinieri. Il caso cronologicamente più recente è quello di Raimondo, quartese 56enne: “Il 16 novembre 2021 ho chiamato un mio amico, per confidargli che stavo cercando un Fiat Doblò. La moglie mi ha dato il contatto telefonico di un uomo, che mi ha inviato via WhatsApp le foto di vari Doblò, rassicurandomi che avrebbe riparato il parafango anteriore, visto che era ammaccato”, si legge nella denuncia fatta in questura a Cagliari, “oltre alla cinghia della distribuzione e il tagliando. Importo concordato? 5200 euro, detratti mille euro della mia auto versata in permuta”. Bonifico effettuato il 17 novembre, poi il silenzio: “Poi mi ha rassicurato e a dicembre, dopo alcune mie insistenze, mi ha detto che non dovevo preoccuparmi”. Ma l’auto, alla fine, non è mai arrivata, e il 23 dicembre si è rivolto alla polizia.
Si è rivolto ai carabinieri, invece, il marito di una sarda emigrata in Emilia Romagna, Simone, addirittura a dicembre 2020: “Ho fatto un bonifico di 15800 euro per una Fiat 500 XCross”. Il nome del presunto truffatore è sempre lo stesso: “Mi sono rivolto a lui su consiglio del cugino di mia moglie, titolare di una ditta automobilistica”. L’uomo ha assicurato che avrebbe fatto di tutto per consegnarci l’auto in tempi brevi, indicativamente fine gennaio 2021, e che avrebbe eventualmente provveduto a darci a sue spese un’auto sostitutiva qualora necessario. A inizio febbraio 2021 ci ha informato che l’immatricolazione richiede più tempo sia perché la vettura proveniva dall’estero sia a causa dello smart working di molti impiegati della Motorizzazione Civile a causa del lockdown imposto dalla pandemia”. I mesi passano, l’automobile non arriva. E il 29 gennaio 2022 scatta la denuncia, dopo più di un anno, ai carabinieri.










