Le terribili immagini dell’attentato dinamitardo avvenuto nel cuore della notte,presso la struttura di accoglienza che ospita 64 migranti di “Su babbu mannu” nel Comune di Dorgali. I Vigili del Fuoco di Nuoro sono intervenuti per la messa in sicurezza dei locali e le necessarie verifiche strutturali dello stabile oggetto dell’atto dinamitardo.
Due migranti hanno subito lesioni. Non era mai accaduto nulla di simile perima d’ora. Le forze dell’ordine, hanno effettuato gli accertamenti di Legge per risalire agli autori del gesto criminoso. L’ordingno, risultato sistemato sulla porta di ingresso dello stabile, ha provocato il danneggiamento delle porte e intonaci della struttura.
La sindaca di Dorgali Maria Itria Fancello affida a un post su facebook tutta la sua amarezza: “Non ci sono parole per esprimere lo sgomento che segue una notizia come quella di stamattina. La nostra Comunità non merita di subire azioni di questo tipo. L’ordigno che è esploso stanotte è un segnale inaccettabile di violenza che colpisce non solo gli ospiti e gli operatori del centro di accoglienza, ma anche tutti i dorgalesi. Oggi siamo tutti vittime di chi non è in grado di risolvere i problemi in maniera civile.
Dorgali non è, e non sarà mai, un paese razzista. E’ un paese di migranti, che ha sempre dimostrato la sua capacità di accogliere gli stranieri e di confrontarsi con loro, qualunque fosse la loro provenienza. Anche con i ragazzi di “Su Babbu Mannu” la nostra comunità ha instaurato un ottimo rapporto: hanno partecipato a numerose giornate ecologiche, mettendosi al servizio della comunità, hanno partecipato ad attività culturali, sportive, ed hanno instaurato rapporti di amicizia con moltissime persone.
Non dobbiamo e non vogliamo nascondere la testa sotto la sabbia: i problemi legati alle migrazioni esistono e sono da affrontare nelle sedi opportune. Il Governo italiano, il Parlamento, ma soprattutto l’Europa hanno il dovere e il potere di dare risposte vere e concrete alla questione immigrazione. Prendersela con i più deboli, in una battaglia tra poveri, non porterà mai ad una soluzione del problema.”












