“Ho un dolore enorme dentro il cuore, ho altre due figlie una di 3 e una di un anno e mezzo, e lui era il principino di casa, da allora sto male. Quello che mi da fastidio è che mi sia stato portavo via così presto. Ringrazio tutti quelli che hanno espresso solidarietà”. Andrea Melis, papà di Roberto, il bambino di due mesi morto a Quartucciu qualche giorno fa in piazza Piras, rompe il silenzio e decide di parlare. Ricorda le ultime ore felici trascorse assieme al piccolo. “E’ morto tra le mie braccia”, racconta, “ha perso i sensi e non reagiva più. I soccorritori hanno fatto il possibile e hanno cercato a lungo di rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare. Il bimbo”, aggiunge, “non aveva nulla. I pediatri non ci hanno segnalato alcun problema di salute. Ora voglio la verità dall’autopsia”. Si sono già attivati i servizi sociali dell’amministrazione comunale di Quartucciu che si sono dichiarati pronti a sostenere la famiglia Melis in questo momento di difficoltà. Oggi intanto al Policlicnico il medico legale Roberto Demontis, incaricato dal pm Andrea Vacca, effettuerà l’autopsia per indagare sulle cause del decesso del piccolo Roberto Melis “l’angioletto di Quartucciu”, come è stato definito dal sindaco Pietro Pisu.










