Un episodio, per quanto singolo, decisamente inquietante e pauroso. Il ragazzo incappucciato che ha strattonato un bimbo intento a giocare nel giardino interno della scuola dell’infanzia e primaria di via Capo d’Orso a Monserrato, da quelle parti, giurano di non averlo mai visto: il piccolo, che frequenta la quarta elementare, è stato tirato per il grembiule dal balordo e, quando si è girato, lui se l’è data a gambe, riuscendo a evitare i genitori che nel frattempo si erano accorti che qualcosa non stava andando per il verso giusto, riuscendo a scavalcare un’inferriata che porta in una zona prettamente di campagna di Pirri. Un tentativo di adescamento, un gesto di un folle, o cos’altro? Scoprirlo sarà difficile. Sul posto sono piombati i carabinieri e il giovanissimo alunno è stato raggiunto dai genitori, che hanno subito parlato con le insegnanti: “Non era molto spaventato, ciò non toglie che non sia un fatto grave”, commenta la dirigente scolastica Lisa Cao. “I genitori, comunque, sanno benissimo che i loro figli e figlie non devono sostare nel giardino interno o usufruire dei giochi prima del suono della prima campanella. Se, ipotizzo, cadono o si fanno male mentre stanno giocano poi chi paga? La scuola? C’è tanto di ordinanza”, ricorda la dirigente. “Appena mi hanno comunicato ciò che era successo ho subito contattato il comandante dei carabinieri di Monserrato”. Certo, a prescindere dal divieto di gironzolare sul prato della scuola al di fuori dagli orari di lezione, il fatto grave è la presenza di un estraneo che si è avvicinato, di sicuro, a un bimbo. E che, se non fosse stato notato da qualche adulto, chissà per quanto tempo sarebbe rimasto lì.
Preoccupato, come naturale che sia, anche il presidente dei consigli d’istituto, Pino Aquila: “Potrebbe essere la stessa persona che ha avvicinato anche giovani ragazze nella zona di Pirri”, e, stando alle cronache, non solo lì ma, anche, “a Mulinu Becciu e Su Planu. Occhi sempre aperti, invito i genitori a non perdere mai di vista i figli e, in caso di presenze sospette, li invito a contattare le forze dell’ordine e, subito dopo, a fare finta di parlare al telefono, fornendo tutti i dettagli del caso, con un carabiniere o un poliziotto. Le scuole sono luoghi sicuri, ma l’attenzione deve essere sempre massima”. Intanto, spunta il caso delle telecamere: ci sono ma sarebbero clamorosamente inutili. A svelare il motivo è il vicesindaco di Monserrato, Saverio De Roma: “Le telecamere all’interno del plesso non possono funzionare in orari di apertura della scuola per la presenza di minori. Se non erro, il progetto presentato dall’allora responsabile del settore dei Lavori Pubblici era stato bocciato dalla Prefettura”.









