I maxi mastelli dati alle fiamme qualche notte fa hanno rovinato “i contatori del telefono” e una parte del muro dei “palazzoni” di piazza Falchi a Sant’Elia, sono anneriti. A contorno, purtroppo, un mare di rifiuti. Beppe Marongiu, sessantuno anni, da quaranta vive in uno dei tanti alloggi popolari nel rione periferico cagliaritano: “Ci sono persone che arrivano e si liberano dei rifiuti quando è notte e c’è buio. Tanti sacchi neri pieni di qualunque tipo di oggetto, come bottiglie di plastica. Non solo, c’è pure chi si disfa di vecchie cucine e vecchi frigoriferi”, osserva Marongiu. “Servono sicuramente dei controlli maggiori e vanno messe tante telecamere, così si potrà finalmente vedere chi butta la spazzatura per le strade del nostro quartiere”.
“Per fortuna qualche notte fa ci siamo accorti subito del fuoco che stava distruggendo i maxi mastelli. Penso che, se ognuno facesse il proprio dovere tutto sarebbe più pulito. Pago pure quattrocento euro l’anno di tassa sulla spazzatura”.










