“Proprio adesso che si è acquisita una visibilità mondiale, cosi facendo si sta letteralmente cancellando un paese e la sua economia, perché il problema più grosso non sono le perdite e i disservizi di questi giorni, ma quelli che si verificheranno tra una settimana, poi, tra un’altra settimana e cosi via”. Chiesto il rimborso delle bollette degli ultimi sei mesi come “molto parziale indennizzo”.
Una situazione che va avanti da tempo e che necessita una presa di posizione seria e definitiva al fine di permettere ai cittadini di poter usufruire ogni giorno del bene pubblico. Prezioso e proibito, però, da una condotta che fa acqua da tutte le parti e che viene riparata pressoché tutti i giorni poiché alla riapertura dei rubinetti scatta un nuovo allarme. E stop nuovamente all’acqua. C’è chi si arrangia come può e chi invece non può mandare nemmeno a scuola i figli poiché impossibilitati a farsi una doccia da tre giorni. Il primo cittadino non rimane in silenzio e combatte al fine di ottenere un intervento risolutivo che metta fine una volta per tutte agli infiniti disagi.
Ieri notte l’ultima comunicazione: “Ci ha appena comunicato Abbanoa che da questo momento nel serbatoio di Baunei non sta entrando più acqua, sintomo di una nuova rottura della condotta.
Non esistono più parole”.
Solo poche ore prima Monni aveva inviato una nota urgente ai vertici dell’ente: “Il problema più grosso non sono le perdite e i disservizi di questi giorni, ma quelli che si verificheranno tra una settimana, poi, tra un’altra settimana e cosi via.
Cosi si stanno, di fatto, negando i diritti inviolabili delle persone, come il diritto allo studio. Per questo, Le chiedo di venire a Baunei per confrontarsi con i Baunesi in un’assemblea pubblica. Frattanto, a parziale (molto parziale) indennizzo, chiedo che vengano stornate le fatture intestate a tutti gli utenti del centro abitato di Baunei degli ultimi 6 mesi”.













