La polemica su Bartolazzi e il Sudan infiamma il consiglio regionale. Qualcosa almeno lo infiamma, commenta caustico qualcuno: ma tant’è, quello che non è riuscito a fare il disastroso stato di sanità, trasporti, strade, infrastrutture eccetera è riuscito a scatenarlo una frase dell’assessore più nel mirino di sempre. Il centrodestra, dopo l’interrogazione di Pittalis al ministro della Salute Schillaci, chiede ora l’intervento del vicepremier Tajani e una lettera di scuse ufficiali al primo ministro del Sudan.
La minoranza di centrodestra ha dunque chiesto che il governo italiano presenti scuse ufficiali al Sudan per alcune dichiarazioni ritenute inopportune. La richiesta è stata formalizzata in una lettera inviata oggi al ministro degli Esteri Antonio Tajani e alle commissioni parlamentari di Camera e Senato. Bartolazzi, per certificare lo stato tragico della sanità sarda, aveva citato come esempio il caso di una bambina trasferita d’urgenza da Sassari a Cagliari per un’appendicite. “Cose da terzo mondo, che nemmeno in Sudan”, aveva affermato, suscitando immediatamente la reazione delle opposizioni.
“Le dichiarazioni di Bartolazzi hanno generato un forte senso di abbandono e sfiducia tra i professionisti del settore sanitario, che ogni giorno si impegnano per garantire servizi essenziali ai cittadini”, scrivono i consiglieri nella lettera a Tajani. L’opposizione sottolinea inoltre la necessità di porgere scuse ufficiali alle autorità sudanesi. “Fare un paragone negativo citando un Paese specifico è un gesto istituzionalmente grave. Per questo riteniamo doveroso rivolgere un messaggio di amicizia e solidarietà al Sudan e al suo popolo”.









