Al via le prime misure disciplinari. I dirigenti regionali che hanno partecipato al banchetto di Sardara hanno ricevuto una lettera di contestazione formale da parte del presidente Solinas. Per molti di loro la vicenda potrebbe concludersi con la revoca dell’incarico. Depositata sulla vicernda una mozione dei consiglieri regionali di opposizione.
“Dopo quasi 2 settimane dai fatti il Presidente della Regione non ha mai preso una posizione ufficiale sull’accaduto ma si è limitato a diffondere a mezzo stampa indiscrezioni su possibili provvedimenti da intraprendere in futuro”, scrivono i consiglieri di centrosinistra, “tuttavia l’episodio ha determinato un danno di immagine incalcolabile alla Sardegna, “di cui vengono lesi il prestigio ed il credito verso i cittadini, fatto ancora più grave a causa dell’attuale momento storico, in cui i cittadini provati dal persistere della pandemia da Covid-19 e dalla conseguente crisi economica”
I consiglieri sottolineano che la notizia del banchetto clandestino ha avuto risalto sui media nazionali, tanto sulla carta stampata quanto su diverse trasmissioni televisive e su numerosi siti di informazione anche internazionali” così “ancora una volta per l’opinione pubblica la Sardegna è descritta come luogo insicuro, dove le regole sanitarie non sono rispettate neanche da chi dovrebbe farle rispettare e dove si rischia di mettere a repentaglio la sicurezza dei turisti, come durante l’estate scorsa per la mancanza dei controlli precedentemente annunciati”.
Pd, Progressisti e Movimento 5 Stelle ricordano che “il risalto che la vicenda ha avuto sui media regionali e nazionali, potrebbe avere gravi ripercussioni sulla programmazione della nuova stagione turistica, danneggiando irrimediabilmente l’immagine dell’Isola e vanificando gli sforzi che le imprese del settore stanno mettendo in campo per riavviare le loro attività”
E invitano Solinas a riferire all’Aula del Consiglio regionale sulla vicenda del pranzo tra manager e politici di Sardara relativamente: alla presentazione di dimissioni formali, dagli incarichi nelle amministrazioni della Regione Sardegna da parte di uno o più soggetti coinvolti nella vicenda; sugli esiti delle verifiche interne effettuate sui titolari di incarico politico e amministrativo in Regione Sardegna che hanno partecipato al pranzo e sui conseguenti procedimenti disciplinari avviati; sullo stato delle revoche delle nomine fiduciarie negli Uffici di Gabinetto e degli incarichi di direttore generale o, diversamente, sui motivi per cui il Presidente abbia deciso di non procedere; adottare ogni atto di sua competenza per tutelare l’Isola ed evitare che i silenzi e le omissioni dei continui rinvii sulle azioni da intraprendere contribuiscano a ledere “l’immagine di Regione ospitale e preparata ad affrontare in modo adeguato e sicuro l’emergenza epidemiologica e affinché si ristabilisca un clima di serenità basato su una comunicazione veritiera, tempestiva ed efficace”.











