Litigi, ripicche e una denuncia fresca fresca fatta ai carabinieri. Ruota tutto attorno a screzi e, forse, incomprensioni, la vicenda che vede protagonista una coppia di Assemini. Marito e moglie, entrambi 45enni, il loro figlio minorenne e il padre di lei, anziano non autosufficiente. Vivono tutti in un appartamento al primo piano di una palazzina, in affitto da un anno. Negli ultimi giorni la situazione, però, è precipitata. Come si legge nella denuncia formalizzata lunedì alla caserma dei carabinieri di Assemini dall’unica donna che vive nella casa, “mio marito ha comunicato al proprietario che tra fine ottobre e novembre ci saremmo trasferiti altrove”. Per tutta risposta, “la sorella del proprietario ci ha chiesto la data precisa, ma noi le abbiamo risposto che non era tenuto a saperlo. In quel momento mi ha minacciata di staccarmi l’acqua”. Già, perchè, come ammette la stessa quarantacinquenne, non c’era nessun contratto con Abbanoa: “Ci siamo attaccati provvisoriamente alla fornitura idrica nel negozio del padrone delle mura, pagando regolarmente i soldi delle bollette”. Venerdì sera si sono addirittura vissuti momenti di tensione: “La sorella si è attaccata al campanello, disturbandomi. E il giorno dopo non avevamo più un goccio d’acqua in casa”.
È una vicenda complessa, dove risulta esserci una coppia in difficoltà: “Con noi vive il nostro figlio, minorenne, e mio padre, anziano e non autosufficiente, che viene a stare a casa ogni settimana per qualche giorno”, aggiunge la donna. “Senz’acqua non possiamo lavarci, pulirci, non possiamo vivere”. Sarà ora compito delle forze dell’ordine fare chiarezza e accertare eventuali responsabilità penali.









