Assalto eolico al Golfo degli Angeli: in arrivo 55 torri da 300 metri nel mare davanti a Cagliari. Il centrodestra in consiglio comunale chiede al sindaco Zedda con un ordine del giorno depositato a palazzo Bacaredda, di dire no alla richiesta di concessione per un progetto di un parco eolico off-shore galleggiante denominato “Sardegna 2” della potenza complessiva di 825 MW, costituito da 55 aereogeneratori della potenza di 15 MW, con fondazioni galleggianti ancorate al fondale. Il piano ha tutte le autorizzazioni ministeriali, mancano solo quelle regionali. La moratoria approvata dalla giunta Todde ha sospeso l’iter, ma pende l’impugnazione da parte del Governo. Previste anche le opere di connessione costituite dalla connessione con alla Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) riposta da Renexia S.p.A. nei territori di Cagliari, Assemini, Capoterra, Villaspeciosa e Decimomannu, Uta e Villasor. L’impianto eolico offshore si svilupperebbe a largo della costa meridionale della Sardegna, in corrispondenza della “Dorsale di Carbonara”, tra il golfo di Cagliari ed il Canale di Sardegna. Per quanto riguarda l’energia prodotta e trasformata su una SSE offshore galleggiante da 66 kV alternata a 500 kV continua, si prevede l’Immissione della energia prodotta sulla rete nazionale di Terna in corrispondenza della SSE a 380 kV ubicata nel Comune di Villasor. Il trasporto di tale energia avverrà tramite una terna di cavidotti subacquei HVDC a 500 kV per una lunghezza di 95 km fino al molo di sud-ovest del Porto Canale di Cagliari, e successivamente, cavidotti terrestri che percorreranno la rete stradale esistente fino alla SSE di Villasor per una lunghezza di 37 chilometri.
“Andrà a impattare sugli interessi dei pescatori rotte delle navi e sul turismo da diporto. Diciamo no a questo scempio”, protesta Nando Sechi, Lega-Anima di Sardegna, primo firmatario del documento. Anche Alessandra Zedda, capogruppo Lega-Anima di Sardegna, dice “no all’eolico nel nostro mare”. Per Edoardo Tocco “è la peggior forma di speculazione per la Sardegna. Mi piacerebbe sapere chi è il responsabile”. “Danneggia la pesca, il turismo e le rotte migratorie dell’avifauna”, denuncia Stefania Loi, Fdi.










