L’attesa è quasi giunta al termine per uno degli appuntamenti più seguiti e partecipati di tutta la Sardegna: ancora pochi giorni e si rinnoverà la promessa per la 367^ volta. A Pula i festeggiamenti inizieranno già il 29 aprile, a Nora, con lo spettacolo “Martirio di Sant’Efisio”, portato in scena dalle Associazioni Memoriae Milites e I Cavalieri dell’Antica Locanda, che ripercorrerà gli ultimi giorni di vita del Santo guerriero.
Dal 1º al 4 maggio si susseguiranno giorni densi di eventi civili e religiosi che si svolgeranno tra Pula e Nora, organizzati dall’Assessorato al Turismo del Comune di Pula con la Proloco Pula, il Comitato Festeggiamenti Sant’Efisio, la Confraternita Sant’Efisio, la Parrocchia di S. Giovanni Battista e l’Associazione ViviPula.
A Villa San Pietro due giorni fa si è tenuta una riunione per organizzare e coordinare i vari aspetti legati alla prossima accoglienza del Santo da parte del paese.
“Una riunione “ordinaria” che profumava di straordinario. Di quello straordinario senso di comunità che ci fa sentire tutti e ciascuno parte integrante di un insieme. È per questo – esprime la sindaca Marina Madeddu – che desidero raccontarvela, condividendo alcuni pensieri e provando a trasmettervi un pizzico di quell’energia positiva di cui sono stata inondata io.
Presenti assieme a me il nostro don Nicola, il nostro diacono, l’agente della polizia municipale, il suo responsabile e il comandante della compagnia barracellare, che si occupano della sicurezza e dell’ordine pubblico, rappresentanti dei cavalieri, degli scout, delle traccas, dei gruppi a piedi, del gruppo folk Santu Perdu.
Ciascuno animato dal desiderio di offrire il proprio contributo a quell’evento così carico di devozione e di identità qual’è Sant’Efisio per Villa San Pietro, in una tradizione che si rinnova ogni anno.
Tra visi sorridenti e gioiosi, in un clima armonioso di serenità e collaborazione abbiamo definito tutti gli aspetti organizzativi e quelli legati alla sicurezza.
Con il tempo cresce in me la consapevolezza del valore di quelle che a uno sguardo distratto possono apparire piccole cose, e che invece fanno sentire bene: ecco, io ieri a quella riunione mi sono sentita bene, scaldata da quel clima che non è per niente scontato, soprattutto quando si trovano sedute insieme tante persone dalle più diverse sensibilità”. Un tripudio di emozioni, quindi, che solo il Santo più amato dell’Isola riesce sempre a regalare: “Fedeli alla promessa, uniti nella tradizione”.










