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IsReal 2018 – Festival di Cinema del Reale “Sguardi sul Mediterraneo” – si preannuncia ricco di sorprese e di novità. In attesa di sollevare il sipario sulla terza edizione, venerdì 20 aprile alle ore 19 nella sede della Cineteca sarda a Cagliari, in viale Trieste 118, va in scena un antipasto del Festival. Il direttore artistico della manifestazione Alessandro Stellino, insieme a Felice Tiragallo, professore di Antropologia Culturale nel Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell’Università di Cagliari e membro del Comitato scientifico dell’ISRE, presenteranno il workshop con Lucien Castaing-Taylor e Véréna Paravel aperto agli studenti dei corsi di antropologia visuale su territorio nazionale.
Si tratta di un’opportunità unica per incontrare due autori che hanno ridefinito le frontiere del documentario, spaziando dall’osservazione immersiva alle pratiche installative. Leviathan (2013), il documentario girato sui pescherecci al largo di Boston che li ha imposti a livello mondiale, è un viaggio sconvolgente per intensità e potenza visiva, realizzato con videocamere leggere Go-Pro che hanno permesso un approccio innovativo e radicale alla materia filmata. Il loro ultimo film, Caniba (2017), è lo scioccante ritratto di Issei Sagawa, accusato di cannibalismo nel 1981. A Nuoro, nei giorni del Festival verrà presentata l’opera integrale dei due registi. Il workshop consisterà nella visione dei loro film unita all’incontro con i due autori, che nell’arco di alcune mattinate esporranno le metodologie di ricerca e di lavoro in uso al S.E.L. (Sensory Ethnography Lab) di Harvard, entro cui hanno sviluppato le proprie opere.
Al termine della presentazione, cui prenderanno parte anche Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, e Antonello Zanda, direttore del Csc della Società umanitaria, verrà proiettato il film vincitore della scorsa edizione: Meteorlar, di Gürcan Keltek.
“Un film” come si legge nella motivazione della giuria che lo scorso anno ha attribuito il primo premio “che con una materia grezza, frammentaria e orchestrata con originalità, riesce a trasportarci in un’esperienza estetica e politica di rara forza e bellezza. Il suo bianco e nero trasforma la realtà in una riflessione sulla lotta e la sopravvivenza dei viventi, uomini, animali, terra, con un finale di pura meraviglia e stupore che ci dà la vertigine del nostro essere al mondo”.
Opera prima di Gürcan Keltek (1973), il film racconta un Kurdistan sconvolto dalla repressione: tra le rovine di una guerra taciuta e rimossa, laddove la variazione di registro tra immagini di repertorio girate in prima linea, la narrazione in capitoli e l’interpretazione della scrittrice Ebru Ojen con passi scelti dal suo libro The Vaccine sembra rispondere a una necessità non solo artistica ma anche politica. Quando il potere impone l’uso della forza e la repressione delle minoranze come unico strumento dialettico, è più che mai necessario trovare un altro linguaggio per poter parlare. E nuovi occhi per tornare a vedere.
Il programma completo della terza edizione di IsReal verrà annunciato in occasione della conferenza stampa di presentazione che si terrà a Nuoro martedì 24 aprile alle ore 10 nella sede dell’ISRE di via Papandrea 6. Nella stessa giornata, alle ore 19, nell’Auditorium del Museo del Costume verrà proiettato in anteprima regionale il film di Peter Marcias, Uno sguardo sulla terra,anticipazione della terza edizione del Festival. Al termine della proiezione il direttore artistico di IsReal, Alessandro Stellino, dialogherà con l’autore.