Sta meglio la tartaruga verde salvata da alcuni pescatori a fine maggio nei pressi dello stagno S’Ena Arrubia nel territorio di Arborea: nel tratto digerente dell’animale erano stati riscontrati materiali come la plastica.
Consegnata alle cure dei veterinari della clinica oristanese Due Mari e dei biologici del CReS (Centro di recupero del Sinis), presto l’esemplare di Chelonia mydas, che è stata chiamata “Arrubia”, potrà essere nuovamente liberata. “La Chelonia è una tartaruga che con minore probabilità è possibile avvistare nei nostri mari – spiega Manuela Pintus, sindaca di Arborea – dove la Caretta caretta è maggiormente diffusa.
I controlli che sono stati effettuati nei giorni del ritrovamento non hanno evidenziato particolari problemi ma la tartaruga è mantenuta sotto controllo per valutare le condizioni di salute e poiché è stata riscontrata la presenza di materiale come la plastica nel tratto digerente è necessario monitorarne l’espulsione”.









