C’è chi concorre per diventare “Città dello Sport” chi della “Cultura” e via dicendo. Cagliari potrebbe candidarsi, con il rischio di vincere, a “Città delle pattumiere 2019”.
Il servizio di raccolta differenziata è stato attivato a lotti. Si è partiti prima dai quartieri periferici, per poi arrivare nel cuore della città, cercando di adattarlo alle esigenze e alle problematiche, di volta in volta. Risultato: caos totale! Nel quartieri “vecchi” si è optato per le buste con il chip, in alcune zone mastelli condominiali e in altre i mastelli piccoli.
La ciliegina sulla torta è arrivata quando il servizio è partito nel quartiere di San Benedetto / Fonsarda, quartieri ad altà densità di popolazione ed esercizi commerciali. Lo spettacolo giornaliero è quello di vedere marciapiedi ingombrati da pattumiere a qualunque ora del giorno, indecoroso per una città che crede di essere turistica. Uno, perché non tutte le famiglie provvedono a ritirare il mastello entro l’orario stabilito, due perché l’orario di ritiro dei rifiuti delle attività commerciali è diverso da quello delle abitazioni ed inoltre per assenza di spazi interni, molti gestori lasciano i mastelli costantemente sul marciapiede, davanti al proprio locale.
Senza poi considerare che in alcune zone i marciapiedi sono talmente stretti che i mastelli ne impediscono quasi il passaggio.
La domanda sorge spontanea: prima di organizzare un nuovo sistema di raccolta, non si dovrebbe fare uno studio degli eventuali problemi che si potrebbero verificare? Programmazione…parola sconosciuta dall’amministrazione Zedda, fortunatamente ai titoli di coda.
Nicola Congiu











