Sarà presentato la prossima settimana, probabilmente già lunedì, con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza del 3 febbraio, il ricorso dei legali di Alessandra Todde contro la decisione del collegio di garanzia elettorale della corte d’appello di Cagliari di dichiararla decaduta da consigliere regionale, e dunque da presidente della regione, per irregolarità nelle spese elettorali. Il ricorso sarà depositato al tribunale civile di Cagliari, mentre la procura ha aperto un’indagine penale sulla vicenda, al momento senza indagati. Nel frattempo, la giunta delle elezioni del consiglio regionale ha deciso di sospendere ogni decisione in attesa che si concluda l’iter legale del ricorso presentato dalla governatrice, dunque l’ultimo grado di giudizio con la sentenza della cassazione. La giunta delle elezioni tornerà però a riunirsi il 4 febbraio, il giorno successivo alla scadenza per il deposito del ricorso della presidente. La vicenda non ha precedenti in Italia: la decadenza della 5 stelle Todde, invitata da Giuseppe Conte a denunciare a sua volta i giudici dell’ordinanza, comporterebbe lo scioglimento dell’intero consiglio regionale e il ritorno alle urne. Al momento le strade percorse sono due, quella politica in consiglio regionale con la giunta per le elezioni e poi con l’aula, e quella del ricorso al tribunale civile. Una terza, in valutazione, potrebbe essere il ricorso alla corte costituzionale, se la regione decidesse di sollevare un conflitto di attribuzioni con lo stato, materia appunto di competenza della Consulta, sostenendo che la legge statale applicata dal collegio di garanzia violerebbe le sue prerogative: verrebbe così sollevato un conflitto di attribuzioni.