Un colpo al cuore per chi assiste alle nuove generazioni che esagerano parecchio con l’uso e l’abuso di bevande e sostanze vietate ai minori e non solo: i residenti sono spettatori impotenti e più di raccogliere i casi più gravi o chiamare forze dell’ordine e soccorritori altro non possono proprio fare.
Due giorni fa, l’ennesimo sabato sera da sballo e sui social fioccano i commenti sulla grave problematica: ciò che emerge è soprattutto il dispiacere nel vedere ragazzini e ragazzine gettar via una serata che poteva tranquillamente essere trascorsa in allegria e non in ore in cui la priorità è quella di non finire nella strada del non ritorno. Si, perché sabato un ragazzino è stato letteralmente salvato dagli operatori di strada: chissà cosa sarebbe accaduto senza i soccorsi che si sono rivelati fondamentali per salvargli la vita.
“È una tristezza assistere a queste scene ogni sabato pomeriggio. Per noi residenti e per chi viene in quartiere a passeggiare, come i turisti. Nessuna amministrazione ha fatto qualche cosa per risolvere, nessun consigliere fa interrogazioni o si espone per affrontare questo grave problema che mina la salute fisica e mentale dei ragazzi, molto spesso minorenni. L’intervento dell’ambulanza è solo la punta dell’iceberg, perché di solito i ragazzini ubriachi vengono portati via dagli amici. Ma è palese che per i nostri politici locali esistono altre tematiche che portano voti facili e non pestano i piedi agli interessi di chi specula vendendo alcol che viene consumato dai minori” spiega un residente della Marina.
“Chi vende alcol ai minorenni commette un reato e ovviamente questi comportamenti andrebbero sanzionati pesantemente ma dico: siete sicuri che i ragazzini non possano arrivare dopo avere acquistato alcol in altre zone? E anche: le famiglie? Non hanno alcuna responsabilità? E perché questi ragazzini hanno bisogno di ubriacarsi sino allo svenimento?” spiega un altro.
E ancora: “Chi di dovere dovrebbe affrontare il problema: famiglie, scuola, servizi sociali, associazioni varie e assortite, forze dell’ordine. Noi che ce li troviamo fuori casa cosa possiamo fare se non chiamare le ambulanze? Ti assicuro che gran parte lo compra in loco, nei minimarket o in locali appositi. Basta mandare un maggiorenne e fa la spesa per tutti. Ogni tanto viene sanzionato e chiuso per breve tempo qualche locale, sempre i soliti. E poi tutto riprende. Anni e anni così”.
Questo, invece, è il racconto di un lettore di Casteddu Online: “Le scalinate che costeggiano via San Giorgio sabato erano zeppe di ragazzini alle 20, che bevevano fiumi di alcool, che urlavano, fumavano spinelli…. facevano spola da lì alle scalette del San Giovanni, ex ingresso per le mammografia. Hanno fatto casino fino alle 21.00 /21.30 circa, quando poi hanno migrato verso piazza Yenne, ma molti erano gia in condizioni pietose. Sorvoliamo sull’immondezzaio che hanno lasciato”.
“Ma questo è niente” spiega un altro, “ogni sabato è la stessa storia, dalle 18.00 era impossibile passare, urla, musica a pompa, vendita di alcolici. Poi lì vedi passare la notte, ancora accesi fino alle 06.00…ci dobbiamo stupire? Nooo!!! È il classico fine settimana”.
Il classico fine settimana, insomma, che diventa normale, quando niente di tutto ciò, invece, dovrebbe accadere.











