di Paolo Rapeanu
I sindacati tornano all’attacco sul “caso Aias”. Il 31 dicembre si avvicina, e la possibilità che la realtà che da mezzo secolo si occupa di curare tantissimi malati smetta di operare diventa sempre più forte. Per il prossimo 29 novembre le sigle sindacali annunciano una maxi manifestazione sotto il Consiglio regionale: “Chiediamo il pagamento di otto milioni di euro, così come ha deciso il giudice tra fatturato e interessi. Si tratta di soldi che spettano ai lavoratori, frutto di lavori già fatti, che nulla hanno a che vedere con quanto detto dall’assessore”, dice Lino Marrocu, segretario provinciale Ugl, “Pigliaru è l’esecutore del pagamento, che va messo quanto prima in liquidazione. Sugli interessi dovrebbe intervenire la Corte dei Conti”.
Ci va giù duro anche Giacomo Meloni del Css: “giaocmo meloni: “La Regione sostiene che è condizione di assorbire personale Aias e malati nelle strutture dell’Ats, è una follia oltre che un millantato credito da parte dell’assessore. Da Arru e Moirano c’è un atteggiamento perfido, dovevano tenere fede alle promesse, cioè pagare lo scorso 23 luglio gli stipendi arretrati di maggio e giugno”, anche perchè “c’erano tre decreti ingiuntivi. Non si è voluto fare per perfidia, per costringere l’Aias a non pagare. Il 29 saremo di nuovo sotto il palazzo della Giunta regionale, Pigliaru è il responsable principale. L’Aias può avere le carte in regola per pagare i debiti e ripartire alla grande”.










