Violenze, botte, minacce, soprusi. Prima sulla ex compagna, davanti ai figli piccoli terrorizzati, poi nei confronti dei genitori, che lo avevano accolto in casa per permettergli di scontare gli arresti domiciliari.
La polizia di Oristano, su disposizione del tribunale di sorveglianza di Cagliari, ha proceduto alla cattura e all’arresto di un pregiudicato quarantacinquenne oristanese, per il reato di maltrattamenti in famiglia ai danni degli anziani genitori. L’arrestato, già condannato in appello alla pena di anni 4 e 8 mesi di reclusione in quanto, a suo tempo, si era reso responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violenza sessuale commessi nei confronti della compagna, anche in presenza dei figli minori, si trovava a scontare il residuo di pena, in stato di detenzione domiciliare, a casa dei genitori. Nonostante la condanna già inflitta nei suoi confronti, spesso ubriaco ha continuato a insultare gli anziani genitori che lo avevano riaccolto in casa, in particolare nei confronti del padre che veniva pesantemente offeso e di frequente aggredito, sia verbalmente che fisicamente nonché minacciato anche di morte, sino a quando, lo stesso, temendo fortemente per la sua incolumità e per quella dell’anziana moglie, allettata e invalida, non si è deciso a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
La squadra mobile della questura ha pertanto effettuato una rapida attività di indagine raccogliendo tutti gli elementi probatori necessari, denunciando il tutto alla procura di Oristano e informando al contempo il tribunale di Sorveglianza di Cagliari che ha subito stabilito che, col suo comportamento minaccioso e violento, il condannato avesse dimostrato tutta la sua incapacità di osservare il dettato prescrizionale e ha pertanto deciso di sospendere l’esecuzione della misura alternativa della detenzione domiciliare, ripristinando di fatto la detenzione in carcere.








