Stop alla continuità territoriale per chi lavora in Sardegna e ha necessità di spostarsi per tornare dalla propria famiglia: per insegnanti, militari, professionisti, per chiunque si trovi in Sardegna per lavoro arriva l’ennesima, immorale batosta. Da aprile a ottobre, ovvero nel periodo primaverile-estivo in cui i prezzi schizzano alle stelle e le compagnie si arricchiscono più del solito, niente più continuità territoriale per chi in Sardegna è costretto a starci per lavoro. E non è neanche la notizia peggiore, no: perché se lo stop alla continuità è un disservizio creato dall’incapacità politica di chi ha messo a punto il bando nella precedente legislatura, Aeroitalia (al contrario di Ita su Alghero) ci mette il carico da novanta e chiede ben 80 euro a tratta per portare in cabina un trolley da dieci chili. Non ci credete? E’ verissimo.
La Regione da parte sua dice di non poter intervenire a bando in corso e che la situazione assurda dovuta all’allora assessore del Psd’az Antonio Moro, presidente dell’ormai fantasma partito dei 4 mori, sarà risolta solo nel prossimo bando.
E intanto, i cittadini, cme sempre, pagano.










