Lo ripete da quasi due decenni, cioè da quando, carte sotto mano, ha capito come snellire il traffico a Cagliari. Il progetto non è del Mauro Coni assessore comunale, ma dell’allora presidente regionale Renato Soru: avere la garanzia del traffico scorrevole sulla lunga statale significa respirare nel capoluogo sardo ma anche nella stessa Quartu, a Quartucciu, Selargius e Monserrato. A ricordare quella che è la principale, e probabilmente unica ricetta per dire basta all’invasione quotidiana di lamiere in città l’ex assessore comunale al Traffico, Muro Coni: “Il traffico rende invivibile l’esistenza di chi vive a Cagliari, ma anche a Quartucciu, Quartu, Selargius e Monserrato. Gli automobilisti non passano per la 554 ma in viale Poetto, viale Marconi e via Italia a Pirri. Abbiamo trasformato via Cadello in una quattro corsie con morti e feriti per 50mila persone che ogni giorno la attraversano mezzo a parchi, scuole e asili. Questo traffico deve passare sulla 554 riorganizzata. Dal Margine Rosso a piazza Matteotti in 16 minuti anzichè cinquanta, e una volta giunti a destinazione ci ci sposta ovunque con i mezzi pubblici. Nel 2019 la Regione ha preso l’opera in appalto e ottenendo voti bipartisan con i vostri giovanissimi, mentre a livello comunale, di città, più parcheggi mettiamo più si crea il traffico”.
“Con l’auto da Quartu sino a piazza Matteotti e da lì ci si sposta con i mezzi pubblici Un cronoprogramma chiaro, insomma, almeno negli intenti. Il ponte della Scafa”, rimarca Coni, “ha uno svincolo di diciannove ettari, tutto frutto della vecchia imposizione che, per la sola Cagliari, prevedeva ottanta chilometri di strade a quattro corsie. E in via Roma il tunnel non serve. Il passaggio delle automobili lì può essere dimezzato con una grande rotatoria sotto il palazzo dell’Enel, con anche un nuovo accesso al porto”.









