Metropolitana a Cagliari, Massimo Zedda: “Dopo 20 anni meglio corsie preferenziali per bus elettrici”

In città non passa da due anni per colpa dei lavori lunghi in piazza Repubblica. Per il candidato sindaco di centrosinistra i nuovi binari previsti per il Poetto potrebbero essere tagliati dal progetto anche ieri: “Risparmio di 160 milioni, pullman ogni 7 minuti sino a Quartu passando dal viale Bonaria, stadio, palazzetto dello sport e viale Poetto”


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La metropolitana a Cagliari? Innovativa, forse, venti anni fa, quando l’aveva proposta e finanziata l’allora governo regionale guidato da Renato Soru. Oggi, 2024 inoltrato, a oltre diciotto anni dal primo ok, per il candidato a sindaco del centrosinistra Massimo Zedda è quanto meno obsoleta. Non solo le rotaie già esistenti, quelle sotto cantiere da due anni di piazza Rebubblica, ma anche quelle che dovranno essere realizzate per collegare la città con Quartu e viceversa: “Venti anni sono tanti, così non funziona perchè sono cambiati i sistemi di trasporto. Sul Poetto possiamo tracciare corsie preferenziali per i bus elettrici con una frequenza di cinque o sette minuti. Valutiamo se funziona, passando da viale Bonaria, Sant’Elia, stadio, futuro palazzetto dello sport, viale Poetto sino alla Bussola e l’ingresso in viale Colombo a Quartu”. Con i pullman a emissioni zero e niente metro il risparmio sarebbe grosso: “A spanne si parla di 160 milioni, per non parlare delle manutenzioni che andrebbero fatte su un’infrastruttutra meno modulare del pullman che viaggia su ruote”, osserva Zedda. Stesso identico percorso pensato per la metropolitana, quindi, ma senza convogli.

 

“A distanza di venti anni una valutazione va fatta. La Regione può aumentare il tetto di spesa dedicato al trasporto pubblico locale, potenziando il sistema con più linee e pullman. Tracciare le corsie preferenziali”, ricorda Massimo Zedda, “costa pochissimo, mandare in azione i bus costa solo la garanzia del trasporto. Così si può intervenire, in un altro modo, per il traffico sino al Poetto”.


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