Le belle iniziative, come per un misterioso sortilegio, a Cagliari spesso tendono ad essere accantonate. Tra quelle più apprezzate da chi vive nei rioni storici c’erano i tavoli di confronto con il prefetto. Da un po’ di tempo non viene svolta nessuna riunione e, in parallelo, gli episodi di caos e violenza alla Marina e a Stampace sono tornati ad accadere in un misura decisamente preoccupante. L’ultimissimo fatto ieri notte, due stranieri hanno rubato lo smartphone ad un giovane seduto in piazza Deffenu. Un furto, fatto comunque grave. Ma, mentre vista mare si consumava l’ennesimo episodio da bollino rosso, nel cuore del Corso Vittorio lo scenario era simile al Far West, con decine di giovani che per tutta la notte hanno urlato e lanciato chiare minacce agli abitanti, ovviamente alle prese con l’ennesima notte insonne. Nel centro storico cittadino il caos è ancora all’ordine del giorno. Meglio, della notte, delle notti. E nel mirino finiscono tutti, dalle forze dell’ordine sino al sindaco Paolo Truzzu. La sensazione è che stavolta la misura sia davvero colma. Anche perchè l’emergenza malamovida è diventata pane quotidiano e non più un grosso problema isolato dal venerdì alla domenica. Ci sono ristoratori che raccontano di risse e litigi furiosi tra giovanissimi che non salgono agli onori delle cronache perchè non c’è l’intervento delle forze dell’ordine. Come su un’isola deserta, con ognuno che si sente quasi in diritto di fare ciò che vuole, minando la tranquillità altrui.
“Troppi teppisti nei nostri rioni che scambiano il giorno con la notte, colpa dei locali aperti sempre più spesso senza un termine di orario. Così si beve, si fa baccano e si delinque sino all’alba”, racconto Adolfo Costa, presidente del comitato principale dei residenti stampacini. “Abbiamo chiesto, implorato il silenzio e, per tutta risposta, dalla strada ci hanno minacciato di distruggerci le automobili e di farle saltare in aria. Abbiamo chiamato le forze dell’ordine ma non c’era, tanto per non cambiare, una sola auto disponibile. Il prefetto non ha più convocato le riunioni tra noi e i negozianti del centro storico, come tutte le cose ottime il progetto è stato abbandonato. Ho detto bravo al sindaco Truzzu per la delibera con la quale ci permette di parcheggiare le auto nel rione senza fare giri lunghissimi, ma il problema che rimane è il continuare a rimandare i problemi alla polizia Locale. Gli agenti non hanno mezzi e i controlli sono impossibili. Idem per le pattuglie di polizia o carabinieri. I mesi e gli anni passano”, conclude Costa, “ma certe situazioni non cambiano mai”.






