Strade come campi di battaglia, già in stato penoso prima, figurarsi dopo l’ultima bomba d’acqua che non ha risparmiato nemmeno Quartu. Situazioni difficili soprattutto nelle zone di periferia e in quelle collinari, per far arrivare gli operai servono soldi, e quelli nelle casse comunali non bastano. Ecco perché il sindaco Graziano Milia svela il piano per far partire dei lavori quanto mai urgenti: “Nei prossimi giorni dichiareremo lo stato di calamità, per alcune parti della città ci consentirà, magari, di avere dei contributi dalla Regione per alcune arterie molto periferiche, quasi collinari”, spiega. Insomma, con quello che a tutti gli effetti è un “bollino rosso” i denari potrebbero arrivare, dopo sopralluoghi che potrebbero essere svolti “dalla Protezione Civile e dai vigili”, in modo da creare una mappa delle vie dove serve intervenire.
La dichiarazione dello stato di emergenza “è un atto necessario per concorrere alla distribuzione delle risorse”, ricorda il sindaco di Quartu. Solo dopo una ricognizione delle strade sulle quali dover effettuare i lavori sarà possibile conoscere l’eventuale cifra messa a disposizione dalla Regione.











