Ci sono il solfeggio, l’immancabile flauto, poi il clarinetto, il violino, la viola, il violoncello, il contrabbasso, l’arpa, il pianofortem, la chitarra e il canto, sia lirico sia moderno. Ma alla scuola civica di musica di Quartu, presto, sarà possibile anche apprendere tutti i trucchi del rap. Il direttore artistico Giacomo Medas ha già spedito delle comunicazioni agli uffici comunali: “Abbiamo già svolto concerti in alcune scuole, scoprendo che già bambini di otto e nove anni sanno rappare e sono appassionati del genere. Siamo intenzionati a fare laboratori di rap, fisarmonica e body percussion, in modo da creare nuove classi e nuovi musicisti”. Gli esperti non mancano, pronti a far cantare in rima continua i giovanissimi: “Con la creazione di laboratori sarebbe possibile compiere un ulteriore salto di qualità per una realtà come la nostra, che conta circa 450 iscritti”. Qualche novità potrebbe arrivare a breve, l’ok da parte dell’amministrazione comunale sembra essere scontato.
Intanto, la Giunta Milia ha varato nuove regole per chi si iscrive alla scuola civica di musica: una volta pagati i 150 euro, in caso di rinuncia non sarà possibile riavere i soldi indietro: “Chi decide di abbandonare dopo qualche mese, dati alla mano, è ancora una percentuale abbastanza bassa”, osserva Medas.












