Tutto pronto per la Sartiglia, celebre manifestazione che, dopo gli anni della pandemia, si riappropria di riti e tradizioni che la caratterizzano e che richiama decine di migliaia di persone da tutta l’isola e non solo. “Con la consegna dei ceri benedetti ai componidoris Danilo Casula e Giampaolo Mugheddu, Oristano ha celebrato la Candelora” ha comunicato il sindaco Massimiliano Sanna.
“L’antica festività cristiana a Oristano coincide con il primo atto ufficiale della Sartiglia. Quest’anno, dopo due anni di sofferenze e restrizioni causate dalla pandemia, la Candelora ha ritrovato i suoi antichi rituali e il clima di festa che anticipa la Sartiglia”.
Tutti in attesa, quindi, della grande festa che si svolgerà dal 19 al 21 febbraio: la corsa dei cavalieri per centrare la stella, sfidando la sorte, e l’esultanza di tutti i presenti quando ciò avviene.
“Prima della consegna dei ceri benedetti ai componidoris, i presidenti dei due Gremi, Mauro Solinas e Antonio Mugheddu si sono recati a Palazzo Campus Colonna donandomi dei ceri benedetti.
Anche il Gremio di Santa Lucia mi ha fatto visita per consegnarmi il cero benedetto.
Poi, il momento più atteso, la consegna dei ceri ai Componidoris designati: Danilo Casula per il Gremio dei Contadini, che domenica 19 febbraio avrà come compagni di pariglia Bernardino Ecca e Salvatore Montixi, e Giampaolo Mugheddu per il Gremio dei Falegnami, in pariglia martedì 21 insieme a Gianluca Mugheddu e Francesco Loi, tra la folla festante, i brindisi e gli auguri da parte di parenti e amici dei protagonisti della giostra.
Grande festa anche per Lorenzo Carboni, giovanissimo Componidoreddu per la Sartigliedda organizzata dalla Pro loco. Nel salone del Circolo bocciofilo di via Ciusa la consegna dei ceri benedetti al capocorsa e ai componenti della pariglia Luca Piras e Filippo Corona”.
Insomma, l’attesa è quasi finita e la Sardegna potrà godere nuovamente di una delle tradizioni più antiche e care che la caratterizza.










